Inter, Pazzini: “Quel rigore fa male, ora serve un filotto di vittorie”

Lo scivolone di Pazzini - Getty Images

INTER, PAZZINI RIGORE CRISI RANIERI / MILANO – Chissà quante notti avrà passato in bianco Giampaolo Pazzini ripensando a quel rigore sbagliato contro lUdinese a causa di un clamoroso scivolone. Ospite degli studi di ‘Inter Channel’, il bomber nerazzurro risponde alle domande dei tifosi, a partire proprio dall’errore dal dischetto: “Ho provato a guardarlo e riguardarlo, ma non troppo perché mi fa stare male: non sarebbe servito magari per la vittoria, ma era importante per il morale mio e della squadra. Non mi era mai successa una cosa così, ma purtroppo giocare a ‘San Siro’ è come pattinare sul ghiaccio. Non so se sia colpa della rizollatura o meno, ma c’è qualcosa che non va: si scivola, non si riesce a far presa, a prescindere dai tacchetti che si mettono”.

CRISI INTER – Ma il rigore sbagliato contro l’Udinese non è l’unico neo di una stagione nata davvero male per l’Inter, almeno in campionato: “Soffriamo molto questa situazione, dobbiamo ripartire facendo un filotto di vittorie che ci dia autostima: bisogna lavorare sempre di più – prosegue il ‘Pazzo’ – Se dopo due vittorie arriva una nuova una sconfitta, ti ributti giù… Eppure l’anno scorso alla mia prima in nerazzurro eravamo sotto di due col Palermo: mi colpì molto che i compagni dicessero ‘ora ne facciamo tre’. Da lì partì una grande rincorsa, possiamo farlo anche ora. Ci attendono quattro partite determinanti prima della sosta, saranno fondamentali per capire se possiamo riprenderci oppure se la stagione non si può raddrizzare. Ce la metteremo tutta“.

MILITO E RANIERI– La crisi nerazzurra pare aver colpito in particolare gli attaccanti dell’Inter che in campionato a ‘San Siro’ non hanno mai segnato. “Io e Milito abbiamo fatto una scommessa che sveleremo a fine stagione – rivela Pazzini che poi elogia il tecnico Ranieri – Si è presentato molto bene, poi però ci sono stati molti infortuni, che non devono essere un alibi, ma hanno influito. E’ un grande uomo di calcio che ha dato tranquillità alla squadra”.

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