Inter, caos totale: Moratti furioso, Ranieri dissociato…

Zanetti e Ranieri - Getty Images

CRISI INTER MORATTI RANIERI / MILANO – Lazio sconfitta a Catania, pareggio nello scontro diretto tra Udinese e Napoli: i risultati di ieri avrebbero potuto riportare l’Inter in corsa per il terzo posto nonostante una stagione nerissima. E invece i nerazzurri hanno sfoderato in casa contro l’Atalanta una delle prestazioni più imbarazzanti di un’annata in cui le brutte partite abbondavano già. Nei novanta minuti contro i bergamaschi, privi del loro bomber Denis e di altri titolari, l’Inter ha creato una sola vera palla gol grazie al rigore concesso da Gava e sprecato da Milito. Un punto tutto sommato guadagnato e regalato visto che a pochi minuti dalla fine agli atalantini è stato negato un rigore. Massimo Moratti non è riuscito a sopportare l’indegno spettacolo e dopo il primo tempo ha preferito guardare la partita da un monitor piuttosto che in tribuna sotto lo sguardo attento delle telecamere. Il presidente nerazzurro è furioso perchè anche in una stagione negativa sotto tanti punti di vista si poteva certamente fare meglio di così.

Se dopo l’eliminazione dalla Champions League si pensava che il tecnico Claudio Ranieri sarebbe comunque rimasto al suo posto fino al termine della stagione, ora si riprende a parlare di un traghettatore che conduca la squadra in porto prima di ricominciare da zero il prossimo anno. L’allenatore testaccino sembra non percepire la realtà e continua a dichiarare come un disco rotto che “non ho nulla da rimproverare ai ragazzi, più di così non si poteva fare, ma non molleremo”. La verità sembra essere un’altra: la squadra ha già mollato da un pezzo e l’episodio di ieri con Forlan dimostra che i giocatori non sembrano più essere dalla parte dell’ex tecnico della Roma. Mancano ancora dieci partite al termine della stagione, a partire dal derby d’Italia contro la Juventus: i tifosi preferirebbero farne a meno dal momento che le probabilità di ulteriori figuracce sono molto maggiori rispetto a quelle di una reazione d’orgoglio. Smentiteci campioni.

 

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