Inter, troppe idee… confuse: il caso Julio Cesar

Julio Cesar (Getty Images)

INTER MERCATO IDEE CONFUSE CASO JULIO CESAR / MILANO – “Con reciproca soddisfazione, oggi pomeriggio, è stato formalizzato l’accordo che nei prossimi giorni sarà depositato negli uffici della Lega Nazionale Professionisti”. Era il 10 novembre del 2009. L’Inter, sul proprio sito ufficiale, annunciava ufficialmente, e con ‘soddisfazione’, il rinnovo del contratto di Julio Cesar. Fino al 2014. Due anni e mezzo fa. All’epoca, il brasiliano aveva 30 anni. Oggi, la società nerazzurra ha deciso di liberarsene, dimostrando ancora una volta, quante troppe idee ci siano nella mente dei dirigenti nerazzurri. Troppe e confuse. Ora, non si può certo pretendere che il verdeoro rinunci a un contratto da un giorno all’altro. Giustamente, la moglie Susana Werner ha chiesto più rispetto per suo marito. Ci sta anche che, un club voglia cambiare. Che una società voglia affidarsi a un nuovo numero uno. Legittimo. Però, stralciare un accordo fino al 2014 a cifre importanti non è cosa facile. D’altronde, il rinnovo è giunto con reciproca soddisfazione, mica attraverso una serie di ‘minacce’. C’è da chiedersi allora: perché è stato siglato un contratto così lungo e così dispendioso per le casse nerazzurre? Che Julio Cesar fosse in calo fisico (dovuto a una serie di infortuni, soprattutto alla schiena) era sotto gli occhi di tutti già due anni fa. Come si sapeva, che 30 mesi dopo la data del rinnovo, il portierone sarebbe stato vicino al compimento dei 33 anni. Sempre se la matematica non è un’opinione. Che il futuro sia Handanovic ci sta. Lo sloveno è un portiere di valore. L’Inter però, ha urgentemente bisogno di riordinare le proprie idee, di programmare con ordine le prossime stagioni. Con o senza uno degli eroi del Triplete. Ma con rispetto verso i giocatori e verso i professionisti. Nel caso specifico, verso il suo numero uno. Con stile ed eleganza si possono prendere tutte le decisioni, anche le più dolorose.

 

Raffaele Amato

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