Inter, Milito: “Questa squadra mi emoziona. Ho un grande rimpianto…”

Diego Milito (Getty Images)

INTER SENTI MILITO / TORINO – Indicato dagli addetti ai lavori come il prototipo dell’attaccante moderno, amato dal tifo nerazzurro, apprezzato come pochi dal suo tecnico Andrea Stramaccioni. Diego Alberto Milito, bomber di razza di professione, riesce al meglio a portare a termine il suo lavoro: quello di fare gol. L’attaccante argentino, nonostante i suoi 33 anni, resta comunque uno dei punti cardini della nuova Inter che sta per nascere. Appiano Gentile è la sua casa, i colori nerazzurri sono nel suo cuore come si capisce dall’intervista rilasciata al quotidiano torinese ‘La Stampa’.

UN NUOVO PROGETTO, STESSO OBIETTIVO: VINCERE – L’Inter cambia volto, o meglio cambierà. Sarà un mix tra giovani e vecchia guardia: “La maglia che indossiamo ci obbliga a puntare sempre in alto. Sono il titolare? È un grande piacere far parte del progetto di questa nuova Inter. Mi emoziona vedere l’Inter giocar bene e segnare “. Per vincere sarà necessario il contributo di tutti, tifosi compresi: “Ci vuole tempo e pazienza, ma credo di sì.che possiamo vincere ancora. Tante squadre hanno imboccato una nuova via, cambiare in questo momento è più facile anche per l’Inter. Abbiamo perso tre calibri come Julio Cesar, Lucio e Maicon, stiamo ripartendo”.

CASSANO, BALOTELLI, STRAMACCIONI E GLI IDOLI BATISTUTA E CRESPO – Cassano è il presente, Balotelli il passato: “Antonio è un uomo, più maturo di Mario. Ci siamo trovati contro anche in Spagna: io al Saragozza, lui al Real. Gliel’ho ricordato la prima volta che ci siamo rivisti”. Elogi anche per il tecnico dell’Inter: “Stramaccioni ha una grande virtù: dice tutte le cose in faccia, senza fare distinzioni”. Da un bomber all’altro senza paragoni. Batistuta e Crespo restano i suoi idoli: “Non ho mai avuto la fortuna di giocare con il primo, con Hernan siamo diventati grandi amici. Movimenti senza palla, tagli in profondità, agguati sul primo palo, questo ho preso da loro”.

TANTE VITTORIE ED UN GRANDE RAMMARICO – Uno degli artefici del ‘Triplete‘, tante soddisfazioni, tante vittorie ma un grandissimo rimpianto: “La finale di Supercoppa Europea con l’Atletico Madrid del 2010. Abbiamo perso e giocato anche molto male”.

E allora quale miglior occasione per rifarsi della disfatta contro l’Atletico Madrid se non quella di vincere l’Europa League?

Luigi Perruccio

 

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