Inter, Ranocchia confessa: “Non c’ero con la testa. Sull’interesse della Juve e sul calcioscommesse…”

Andrea Ranocchia (Getty Images)

INTER, INTERVISTA RANOCCHIA / MILANO – E’ un nuovo Andrea Ranocchia quello che ha iniziato la stagione 2012-13 con la maglia dell’Inter. Per sua stessa ammissione, il difensore centrale nerazzurro è rinato dopo una stagione davvero difficile e nelle prime uscite ufficiali è apparso l’unico vero baluardo della retroguardia interista. In una intervista a ‘Tuttosport’ Ranocchia si confessa: “C’è stato un periodo in cui non ci stavo con la testa, sono stato anche un po’ sfortunato, ma ci ho messo del mio. Un anno sbagliato che però mi è servito per imparare come persona e crescere come calciatore. In un ruolo come il mio è importante sentire la fiducia dell’allenatore, ma non voglio dare colpe a nessuno, me le assumo quasi tutte io. Alla fine della scorsa stagione avevo toccato il fondo e avevo voglia di riscattarmi. Così mi sono preso tre giorni di vacanza in America e poi ho iniziato subito ad allenarmi: a Pinzolo andavo già forte. Chi mi ha aiutato? Gigi (Crippa, addetto stampa) mi è sempre stato vicino, ma in certe situazioni devi cavartela da solo”.

CALCIOMERCATO – Il nome di Ranocchia in estate è stato accostato a diversi club, tra cui anche la Juventus dove c’è il suo grande estimatore Antonio Conte: “Ho spento il cellulare e non mi sono arrivati sms… Non so se la Juve abbia parlato con la società, ma con me non l’ha fatto. Io mi sono allenato per l’Inter e non per un’altra squadra – prosegue il difensore umbro – Ho un contratto fino al 2015 e darò tutto quello che avrò per questa maglia. Stramaccioni? Quest’anno mi ha dato subito fiducia e voglio ripagarlo. E’ una persona diretta che dice le cose in faccia e questo è un bene”.

CALCIOSCOMMESSE – L’ex difensore del Bari, che è stato coinvolto nell’inchiesta sul calcioscommesse, spiega: “Quando ho saputo di questa cosa sono rimasto di sasso perchè non me lo aspettavo, ma è giusto che la giustizia indaghi se ha dei dubbi perchè il calcio deve essere pulito. Ma io sono tranquillo e chi mi conosce sa che queste cose non mi toccano: adesso faranno le indagini e poi finirà tutto lì”.

NAZIONALE – Le buone prestazioni dell’inizio di questa stagione non sono bastate tuttavia a guadagnarsi la convocazione in Nazionale: “Mi dispiace, ma forse in questo momento è un bene perchè posso allenarmi e concentrarmi sull’Inter – conclude Ranocchia – Ma se continuo così la chiamata sarà una conseguenza. Prandelli non mi ha dato spiegazioni, non lo fa mai: si limita a fare le sue scelte che vanno tranquillamente accettate”.

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