Inter, il rebus difesa, modulo e Sneijder: quanti “problemi” per Strama

Andrea Stramaccioni (Getty Images)

INTER REBUS DIFESA MODULO STRAMACCIONI / MILANO – La vittoria prestigiosissima contro la Juventus ha portato in dote alcuni guai al tecnico Stramaccioni: infatti, Samuel e Ranocchia sono ai box per alcuni malanni muscolari e ne avranno almeno per 15-20 giorni, salvo complicazioni. Con Chivu out, Strama deve optare per la soluzione Silvestre-Juan Jesus, rilanciando così l’argentino che ha l’occasione di far vedere definitivamente le proprie qualità. Dunque per l’ex Catania si prospetta un tour de force che lo vedrà coinvolto contro Partizan, Atalanta, Cagliari e Rubin Kazan, un bel trittico di gare che può destarlo dal “sonno” in cui è sprofondato dall’inizio della stagione. Come alternative, l’allenatore romano ha il centrale della Primavere Bianchetti e Cambiasso, all’occorrenza centrale di difesa ma in questo momento baluardo assoluto del centrocampo. Dunque, con la coppia Silvestre-Juan Jesus è molto probabile l’utilizzo della difesa a quattro, con Nagatomo e Zanetti sugli esterni senza dimenticare Pereira, che può entrare in ballottaggio con lo stesso capitano anche per un ruolo a centrocampo; certamente non si deve dimenticare come lo stesso Pereira e Zanetti possano essere impiegati sulla linea mediana, sia come esterni che come interni, una soluzione che può garantire a Strama una maggiore copertura proprio in vista dell’utilizzo della difesa a quattro. Il cambio di modulo del pacchetto arretrato comporterà delle scelte ben precise anche a centrocampo e in attacco: con i due difensori centrali titolari out ecco Sneijder tornare a disposizione e si sa come l’olandese, anche per bocca di Stramaccioni, sia un trequartista da schierare dietro le punte o la punta: dunque spazio alla fantasia con il 4-2-3-1 o al 4-3-1-2? Il primo permette di schierare un tridente mascherato con gravosi compiti di copertura per Palacio e Cassano, mentre il secondo è molto più coperto e garantisce all’olandese di prendere per mano la squadra come spesso gli è stato chiesto quando è stato in campo; a Stramaccioni l’arduo compito di mettere in campo l’Inter migliore contando forma, impegni e disponibili, facendo ricredere anche gli ultimi scettici che nutrono ancora dubbi sul suo operato e sulle sue qualità. Sicuramente non sarà facile, soprattutto perché ci saranno delle rinunce dolorose da fare ma finché non si tornerà alla difesa a tre con tutti gli effettivi bisognerà fare di necessità virtù.

Stefano Migheli

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