Inter-Palermo, conferenza Stramaccioni: “Troppo accanimento contro di noi. Per tornare a vincere…”

Stramaccioni in conferenza - Foto Interlive.it

SERIE A, INTER-PALERMO CONFERENZA STRAMACCIONI / MILANO – Freddo e pioggia alla Pinetina, vigilia di Inter-Palermo, mattina di parole e scelte tecniche. Penna e microfono ad Andrea Stramaccioni, tecnico dei nerazzurri: “Voglio una risposta dell’Inter, vogliamo tornare a vincere, pur nutrendo molto rispetto per il Palermo – ha dichiarato il mister – Il primo obiettivo è superare questo momento negativo, domani contano solamente l’Inter e i tre punti“. Senza gare internazionali, così si lavora meglio: “Per noi è stato un toccasana, non aspettavo altro. Infatti, siamo riusciti a fare anche il doppio allenamento“.

LA RABBIA DELL’EX – Tornerà al ‘Meazza’, l’ex dal dente avvelenato, Gian Piero Gasperini: “E’ un tecnico che ammiro, fu il mio primo ‘maestro’: quando era allenatore del Crotone, io ero uno degli osservatori del club calabrese – ha ricordato Stramaccioni – Ci ho parlato ed è rammaricato per non essere riuscito a far rendere la squadra per quel che erano le sue capacità. Ma quando io ero alla Primavera dell’Inter, lui mi ha sempre parlato bene dei giocatori e della società”.

SCONFITTE, VI SPIEGO – “Poca cattiveria in fase di non possesso, a volte serve anche far fallo – chiaro il riferimento del tecnico al gol incassato in quel di Parma, Sansone ha tirato in porta dopo una cavalcata in solitaria senza contrasti –  Le nostre vittorie in trasferta erano sempre dovute ad una solidità difensiva, come nel derby in cui abbiamo concesso poco al Milan anche in inferiorità numerica. E’ innegabile  pagare i tanti impegni, le numerose trasferte anche in Europa League. Non ho portati alcuni giocatori a Kazan, ma quelli che sono rimasti a Milano li ho ‘abbandonati’ martedì e li ho rivisti sabato, perciò c’è stato un blocco nel lavoro“.

RABBIA E FORMAZIONE – “L’ultima seduta sarà decisiva per la lista dei c0nvocati. Qualche calciatore non è al meglio, per questo ho alcuni dubbi su chi mandare in campo”. Parte, poi, l’arringa difensiva dell’avvocato Stramaccioni: “Contro Juventus e Fiorentina abbiamo vinto meritatamente, ottenendo la consapevolezza di esserci. Poi, paradossalmente abbiamo perso punti con squadre di media-bassa classifica. Preferisco parlare di 4 punti in 4 partite, proprio come la Juve: ma di noi, si dice solo che abbiamo fatto 1 punto in tre gare. Quella di domani sarà il termometro della situazione, né io né i miei ragazzi siamo contenti di questo trend negativo: primo step, tornare ad attaccare con saggezza ed equilibrio. Diffidati? Inutile fare calcoli di questo tipo: non voglio dare la sensazione ai calciatori che devono gestirsi per il Napoli. Poi in alcuni reparti posso decidere di tenere a riposo chi ha giocato di più, ma chi sta bene andrà in campo”.

LA RICETTA – Contro il Palermo, come ha già ribadito Stramaccioni, serviranno solo i tre punti. Come? Lo spiega lo stesso allenatore nerazzurro: “Dovremo attaccare con raziocinio: i rosanero sono una squadra pericolosa nei contropiedi, hanno tre elementi offensivi rapidi e dinamici”, ha concluso.

 

Raffaele Amato

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