Inter, il doppio gioco di casa Sneijder

Wesley Sneijder e sua moglie Yolanthe (Getty Images)

INTER DOPPIO GIOCO CASA SNEIJDER / MILANO – Quale occasione migliore, su dai!. Perfetta la cerimonia, il gran galà, per servire ai tifosi – il più delle volte contenti di essere presi in giro – il contentino richiesto. Oh Inter, quanto ti amo!; oh mia (a)dorata Inter!; I love you, Inter… Stavolta non è stato necessario accendere il computer, fare login ed entrare nel mondo virtuale, ‘a noi ce piace Twitter’. Si perché è bastata la cena natalizia del club per giurare, una volta ancora, amore eterno – e chi ci crede – alla maglia nerazzurra. Sempre lei, perché lui ha fatto melina, Yolanthe Cabau, una politica per eccellenza, viste quante ne spara. Sentimentale, ovvio: “Io e lui amiamo l’Inter – ha dichiarato ai microfoni di ‘Sky’ – Speriamo di restare a Milano, purtroppo non so come finirà la vicenda”. Manca alla squadra uno come Wes, qualcuno le fa osservare… “Lo farò, glielo dirò a mio marito: ma chi lo dirà a Stramaccioni?“. Frecciata, un’altra, servendosi dell’amor accanito dei fan interisti, tra queste molte di più le ragazze, agguerrite più dei barbuti uomini. Ma a che gioco stanno giocando? La società, difficile dire il contrario, ha agito e sta agendo senza una logica, in assenza di una strategia tecnica ed economica: il cartellino dell’olandese si è deprezzato moltissimo negli ultimi mesi, la conseguenza più grave è il fuggi fuggi dei potenziali – non reali – acquirenti. Quanto vale? 10 milioni già sarebbero tanti, chissà, magari anche zero. Dall’altra, la famigliola Sneijder tenta e sta tentando di ricucire e, in altri versi, rafforzare il legame coi tifosi, i più ancora innamorati del trequartista del triplete che, dopo la notte di Madrid, si è trasformato in un vitellino sgangherato. In poche parole, è in atto un doppio gioco: con una proposta allettante, il “Ti Amo Inter!” diventerebbe in un batter d’occhio “Ti saluto, Inter!”. Certa una cosa: dal caso, alla fine, usciranno solamente due sconfitti: l’Inter e Sneijder.

 

Raffaele Amato

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