Inter, Moratti doma la rabbia: “Svantaggiati dagli episodi, ora vorremmo…”

Massimo Moratti (Getty Images)

INTER, PARLA MASSIMO MORATTI SCONFITTA LAZIO ARBITRI / MILANO – E’ la terza consecutiva, un tris di sconfitte in trasferta, lontano da Milano, dove fino a un mese fa l’Inter vinceva, spadroneggiava, infilzava ogni avversario. Ferma, pausa. Roma un’altra Waterloo calcistica per Stramaccioni e la sua cavalleria, l’ennesima debacle di un cammino traballante, almeno nell’ultimo periodo, ma non disastroso: i nerazzurri sono pur sempre al secondo posto, anche se distanti ben sette punti dalla capitesta Juventus, di contro solamente due lunghezze sopra al quarto posto – che equivarrebbe a un ulteriore anno fuori dalla grande Champions – occupato dalla giocoliera Fiorentina. Inutile creare allarmismi, o disfattismi eccessivi; il processo di crescita è altresì in atto, ma la sensazione è che questa squadra più di questo non possa fare. Contro la Lazio ha perso non da squadra importante, qualche episodio l’ha sfavorita, vero, altri però l’hanno avvantaggiata, vedi il mancato rosso a Samuel. Non attacchiamoci all’arbitro, verrebbe da urlare. Fa tutto il contrario, invece, Massimo Moratti, domatore di rabbia, della sua e dei tifosi: “Veniamo puntualmente puniti, o meglio, svantaggiati dagli episodi – ha dichiarato alla classica cena natalizia del club – Per il momento restiamo mestamente a guardare, poi col tempo vedremo cosa fare”. Destino avverso, questo il succo del pensiero morattiano. Avverso e beffardo: “Nel secondo tempo abbiamo giocato bene, dispiace per i punti persi per strada”. Adieu Juventus, a tal punto. Il distacco dei bianconeri, come sottolineato prima, è aumentato di tre punti (più 7) rispetto a domenica scorsa; sarebbe meglio concentrarsi su un obiettivo, francamente, molto più raggiungibile come l’Europa che conta: “Vediamo cosa accadrà nelle prossime giornate – ha tirato a corto il patron, come riporta il ‘Corriere dello Sport’ – Sulla carta la Juventus aveva un compito più agevole rispetto al nostro, anche se mi han detto che ha giocato un ottimo calcio”.

 

Raffaele Amato

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