Cluj-Inter 0-3, le pagelle: finalmente Alvarez! Cassano illumina

Ricky Alvarez (Getty Images)

EUROPA CLUJ-INTER 0-3, LE PAGELLE / CLUJ (Romania) – In una gara durata praticamente 20′ l’Inter, scesa in campo con la formazione titolare vogliosa di risorgere dopo l’umiliante sconfitta di Firenze, esce vincente dal ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League superando 3-il Cluj dopo il 2-0 dell’andata. Partita controllata senza problemi, soprattutto dopo il gol di Guarin, innescato da una grandissima azione di Alvarez, che chiude definitivamente il conto qualificazione. Prima della fine del tempo c’è spazio per la doppietta del colombiano, favorito dal grossolano errore di Felgueiras. Partita senza storia che si trascina fino al minuto 89, quando Cassano illumina per Benassi che non fallisce l’appuntamento col suo primo gol da professionista.

CLUJ

Felgueiras 4 – Un discreto intervento su Palacio ma poi davvero inguardabile quando si lascia sfuggire il pallone che Alvarez e Guarin raccolgono prontamente.

Cadu 5 – Alvarez e Pereira lo infilano come un coltello nel burro e ogni volta che arrivano sul fondo dalle sue parti son dolori.

Piccolo 5,5 – Prova a impostare soprattutto in avvio, ma quando deve correre verso la propria porta si trova spesso in difficoltà e in posizioni errate.

Rada 5 – Grave errore di posizionamento in occasione dell’1-0 interista, quando Palacio lo prende alle spalle e s’invola verso l’area avversaria. Tanti sbandamenti culminati nella sostituzione ancor prima dell’intervallo, quando Paulo Sergio tenta disperatamente un cambio offensivo. Dal 36′ Kapetanos 5,5 – Qualche potenziale buona occasione e un rigore reclamato. Troppo poco quel che accade nella sua ora di gioco.

Ivo Pinto 5,5 – Si vede di tanto in tanto nella metà campo avversaria anche se in maniera non sempre ragionata e disciplinata. La fase difensiva però non è il suo forte e gli esterni mancini nerazzurri ringraziano.

Sepsi 5,5 – Arcigno e poche volte vincitore nei contrasti. Prova a distinguersi dalla pochezza della squadra, ma senza successo alcuno.

Godemeche 5 – Tocca pochissimi palloni, risultando evanescente e quasi irritante.

Muresan s.v Dal 9′ Hora 5,5 – Ha una partita a disposizione per tentare di incidere su gara e qualificazione, ma si perde dopo pochi minuti nella realtà mediocre della compagine romena. La traversa nel finale chiude una partita da dimenticare.

Camora 5,5 – Poco propositivo in avanti e distratto dietro: sotto la sufficienza in entrambe le fasi senza acuti positivi.

Rui Pedro 5 – Inizia da attaccante e i 10′ non vede palla. Da centrocampista il copione non cambia. Nel cerchio di centrocampo è un fantasma. Dal 70′ Diogo Valente s.v

Maah 6 – L’unico della sua squadra che prova a combinare qualcosa di positivo, anche se i risultati non sono esaltanti. Un tuffo di testa e un paio di conclusioni gli fanno guadagnare la sufficienza. Forse stimolato dalla sfida a un’italiana (fino a gennaio era al Cittadella), è riuscito nell’impresa di non perdersi nei meandri della mediocrità.

All. Paulo Sergio 5 – Il gol di Guarin dopo 20′ spezza le gambe ai suoi, che comunque sono incapaci di portare anche la minima reazione, per l’onore, per il proprio pubblico, per l’orgoglio di non perdere in casa. E invece la squadra si trascina mestamente minuto dopo minuto, consegnandosi in catene agli avversari che infatti trovano il raddoppio senza difficoltà. Ci si aspettava un’eliminazione più dignitosa.

INTER

Handanovic 6,5 – Spettatore non pagante fino a 20′ dalla fine, quando, centrato in volto, pur non volendo come un miracolo su Hora. Quasi insuperabile, in tutti i modi.

Zanetti 6 – Pochi pericoli arrivano nelle sue zolle. Una serata tranquilla, come non capitava da un po’.

Ranocchia 6 – Controlla a dovere i non feroci avanti avversari senza difficoltà alcuna, con maestria e tranquillità.

Juan Jesus 6 – Qualche buon intervento nel primo tempo a suggellare il ritorno a standard ultimamente dispersi.

Pereira 6,5 – Ottimi tempi di giocate in appoggio alla fase offensiva e diagonali difensive altrettanto notevoli. Finalmente una gara pienamente convincente.

Guarin 7,5 – Doppietta da vero killer e tagli travolgenti partendo da destra verso il cuore dell’area di rigore. Un messaggio a Boateng e compagnia: domenica sera sarà battaglia. Dal 66′ Mbaye 6 – Pericoli zero negli ultimi minuti di gara quando il risultato è già ampiamente acquisito.

Cambiasso 6 – Ordinaria amministrazione in mediana, dove può controllare la propria trequarti e supportare Kovacic in fase di impostazione.

Kovacic 5,5 – Inizio leggermente timido e impreciso, ma si riprende con personalità e disputa un match positivo.

Alvarez 7,5 – Stramaccioni l’ha chiamato alla prova della verità e lui ha risposto con perizia che non ci si aspettava dopo così tante prestazioni stentate. Il gioco di prestigio che avvia l’azione del vantaggio dell’Inter è poetico ma, a differenza di altre partite, qui non si spegne e dà continuità alle sue giocate. Dal 54′ Pasa 6 – Un sombrero delizioso che impreziosisce un esordio importante.

Cassano 6,5 – In una gara così poco intensa può destreggiarsi come vuole, illuminando quasi da fermo con alcune intuizioni al bacio.

Palacio 6,5 – Entra in entrambi i gol interisti e si dimostra ancora una volta in forma strabiliante. Un giocatore così, senza doppioni in rosa, è troppo importante per il finale d stagione nerazzurra. Dal 45′ Benassi 7 – Entra col giusto piglio e lanciandosi di frequente a rete, procurando l’espulsione di Camora e siglando il suo primo gol da professionista.

All. Stramaccioni 6,5 – Vittoria ottenuta col minimo sforzo e, in vista del derby, questa è la notizia più positiva. Qualificazione mai in discussione contro una squadra che si è dimostrata davvero poca cosa. Ora il Tottenham, il livello sale. Ma prima il Milan, stra-caricato dalla vittoria contro i marziani del Barcellona. Il miglior modo per riprendersi dopo la scoppola di Firenze.

Arbitro Pawel 6 – Il primo gol dell’Inter nasce da un’intuizione di Alvarez che serve Palacio: l’argentino è al limite, ma sembra tenuto in gioco da Ivo Pinto. Qualche dubbio sulla posizione di Guarin in occasione del raddoppio, poiché Felgueiras è fuori dai pali e sembra essere davanti al centrocampista colombiano, anche se comunque si tratta di centimetri. Il presunto rigore reclamato da Kapetanos non sembra così netto, mentre è sacrosanta l’espulsione inflitta a Camora, che stende Benassi lanciato verso la porta avversaria.

Impostazioni privacy