Inter, Natalino: “Società straordinaria, però non so se…”

Felice Natalino (Inter.it)

INTER FELICE NATALINO MORATTI FUTURO / MILANO – Classe ’92, di belle speranze. Il futuro dell’Inter, si pensava. Esordio con Benitez, sapore di serie A e musichetta della Champions League. Verona e Crotone, esperienze utili per la maturazione fisica e umana: tutto filava liscio, poi il dramma a febbraio, nel luogo più sicuro. A casa sua, Lamezia Terme, comune della provincia di Catanzaro. Quel piccolo e fastidioso problema di aritmia cardiaca, diagnosticatogli già in passato, prende il sopravvento sul suo corpo: crisi cardiaca improvvisa, corsa immantinente all’ospedale San Raffaele di Milano. In quell’istante inizia il calvario di Felice Natalino, sottoposto poi a intervento chirurgico. La paura di non poter più giocare a calcio mista al pensiero, profondo e veritiero, che la vita in un modo o in un altro debba continuare: “Adesso sto a casa, studio, sono iscritto alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Catanzaro – ha dichiarato ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Sono stato triste e fortunato alla stesso tempo: ho affrontato subito il problema, l’Inter in questo periodo mi è stata molto vicina, la società si è occupata di tutti gli accertamenti clinici prima dell’operazione. Moratti mi ha salutato dopo l’intervento, poi ho ricevuto le chiamate di Zanetti, Cordoba e Ausilio“. Società presente, in questi casi, come accaduto in passato con Kanu e Fadiga. Ad aprile saprà se potrà continuare a giocare a calcio oppure no: “Questo sport non è tutto nella vita, con il club nerazzurro ho un contratto fino al 2014, ma per ora è meglio non illudersi…”. Intanto, farà il tifo per i suoi compagni: “Il gruppo è forte, la ruota girerà anche per l’Inter: l’obiettivo è risalire“, ha concluso Natalino. In bocca al lupo, ragazzo.

 

Raffaele Amato

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