Calciomercato Inter: Rocchi e il retroscena su Remy

Loic Remy (Getty Images)

CALCIOMERCATO INTER ROCCHI RETROSCENA REMY / MILANO – I dané fan la differenza. Grazie a loro ha vinto l’Inter negli scorsi anni, per colpa loro la ‘Beneamata’ non lo sta facendo ora, e probabilmente nemmeno l’anno prossimo. La crisi economica, le scelte scellerate del presidente Moratti, i flop portati a Milano dalla dirigenza, e infine le idee malsane degli allenatori. Tanti fattori, insomma, hanno e stanno influendo sul tracollo verticale del club nerazzurro. Soffermiamoci sul mercato, lì dove se non hai i dané non vai da alcuna parte. A gennaio serviva una punta, una riserva del già malandato Milito. Chi è stato preso? Tommaso Rocchi, buon attaccante di 35 anni dalla carriera ormai conclusa. Costo dell’operazione: poco più di 1 milione di euro, 300 mila euro l’indennizzo corrisposto alla Lazio, e a quel genio di Lotito, 800 mila netti al giocatore per i restanti mesi della stagione. Scelta assai discutibile, uno dei tanti errori commessi in questa sofferta e per ora deludente annata dalla dirigenza interista. Ma il bomber veneziano è stata l’ultima scelta, l’ultimo (im)mobile traslocabile a Milano.

Il primo obiettivo, o al massimo uno dei principali, era un altro: Loic Remy. Nel mese oggetto dell’analisi, militante nel Marsiglia. I francesi volevano disfarsene, a causa dei numerosi guai fisici, seppur il ruolino da goleador del ventiseienne non era affato male, anzi. L’Inter ha sondato il terreno, ci ha provato: ha bussato alla porta dei transalpini chiedendo in prestito il cartellino dell’attaccante. Risposta: “no, lo vendiamo solo a titolo definitivo” (fonte: ‘sportmediaset’). Eccoli là, di nuovo: i dané. In italiano: i soldi. L’Inter non ne aveva, quei pochi che si divincolavano nel portafoglio presidenziale furono poi spesi per altri giocatori. Loic Remy alla fine ha lasciato la Francia: il Queens Park Rangers ha puntato forte su di lui, investendo circa 10 milioni di euro. Tanti, ma ripagati tutti sul campo: in due mesi e mezzo, 3 gol in 5 presenze. Ognuno, in fondo, ha l’attaccante che si merita, e che si può permettere.

 

Raffaele Amato

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