Inter, l’emergenza è anche occasione: Strama torna all’ovile

Andrea Stramaccioni (Getty Images)

INTER STRAMACCIONI GIOVANI / MILANO – Andrea Stramaccioni deve tornare a lavorare coi giovani. Sì, proprio da dove è partita la sua avventura, per ora poco fortunata, con l’Inter di Massimo Morati. L’emergenza, anzi, il cataclisma infortuni che si è abbattuto come un meteorite ha distrutto nei ruoli nevralgici la già male assortita rosa nerazzurra. A oggi, mancano proprio tutti. Gli attaccanti: Milito, Palacio e Cassano. I centrocampisti: Cambiasso e Guarin su tutti, che poi erano due titolari. La difesa, forse, è l’unico reparto su cui la malasorte non ci ha messo del suo in maniera pesante. Anche se le condizioni fisiche di Ranocchia e Samuel, quest’ultimo tornato da poche settimane, non garantiscono nulla di buono. Così come lo stato atletico di Juan Jesus, adesso lontano parente del gigante ammirato in autunno.

OCCASIONE GIOVANI – Ha sbagliato a non puntare sul materiale ‘fresco’ disponibile in estate e in parte a gennaio. Stramaccioni, proprio sotto quest’aspetto ha deluso. Lui che veniva dalla Primavera ha acconsentito alla partenza di valorosi ragazzi verso mete lontane dalla fredda Milano. Longo, promettente attaccante (meglio di Rocchi), è stato mandato in prestito all’Espanyol, dove a parte qualche buona uscita iniziale è stato spesso e volentieri a riscaldare la panchina: ha concluso già l’anno calcistico per via di una lussazione alla spalla; Livaja e Duncan, due elementi molto più che di prospettiva, han fatto le valigie per far spazio a Schelotto (altro ruolo rispetto al croato, ma il riferimento è all’affare concluso con l’Atalanta) e Kuzmanovic, ‘pilastro’ nel vero senso del termine che già in Germania non aveva convinto ammiratori e detrattori. Sorte simile per Bianchetti, di cui si parla un gran bene, dato al Verona per fare ‘numero’, mentre di Mbaye, ora infortunato, si è vista solo l’ombra in una calda notte dello scorso agosto.

Agli errori del passato, seppur recente, non si può certo porre rimedio. L’occasione, anche se gli obiettivi stagionali sono tutti sfuggiti, si ripresenta agli occhi del romano Stramaccioni; in queste ultime sei giornate di campionato, vista l’indisponibilità di tre-quarti di squadra, potrà lanciare qualche giovane della Primavera che magari potrà fare comodo anche nella prossima stagione, sempre se il tanto chicchierato progetto venga messo in atto. Potrebbe giocare di più, per esempio, Benassi, che di tanto in tanto è comparso ai nostri occhi; Pasa, Donkor e così via. Non vogliam metter becco ulteriormente: contiamo sull’intelligenza dell’allenatore nerazzurro, proprio ora che tutto è stato perduto. Quasi.

 

Raffaele Amato

 

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