Inter, le ‘posizioni’ di Thohir e Moratti: il futuro è il ‘Meazza’

Progetto 'Meazza' ('La Gazzetta dello Sport')

INTER THOHIR MORATTI / MILANO – La trattativa rischia seriamente di naufragare. Erick Thohir e Massimo Moratti sono entrambi stufi l’un dell’altro. L’indonesiano vuole la maggioranza dell’Inter, non saprebbe cosa farsene di una piccola quota di minoranza, che non gli conferirebbe alcun potere decisionale. Sì all’investimento, ma alle sue condizioni. L’attuale patron, invece, non ha alcuna voglia di disfarsi del suo prezioso giocattolo, al massimo sarebbe disposto a cedere il trenta per cento delle quote, un modo per intascare una cifra vicina ai 100 milioni di euro: il magnate, però, non è certo un ‘pollo’. Da entrambi pare sia stato posto un ultimatum: entro luglio la faccenda dovrà essere chiarita, altrimenti ognuno per la propria strada.

Dalla cessione del club, o di una parte, al progetto stadio di proprietà. Ad oggi, rinchiuso in cassetto. Si fa strada ‘San Siro’, meglio chiamarlo ‘Meazza‘. Inter e Milan potrebbero, a breve, percorrere la stessa strada insieme. A che scopo? Riqualificando l’ippodromo del trotto – contiguo alla ‘scala del calcio’ – per creare una vasta zona commerciale in grado di supportare lo stadio e far incrementare gli introiti delle due società. Ristoranti, centri commerciali, insomma dei business utili a riavvicinarsi ai modelli degli impianti europei. Opere più semplici e meno dispendiose economicamente rispetto alla edificazione di un nuovo stadio, per il quale – oltre al tempo – servirebbero circa 500 milioni di euro.

 

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