Calciomercato Inter: Donati-Caldirola e il fantasma Destro

Luca Caldirola (Getty Images)

CALCIOMERCATO INTER DONATI CALDIROLA DESTRO / MILANO – Andreolli, Bonuci, Pandev, Santon, Siligardi, Biabiany, Destro, Donati, Caldirola (?) ecc. E che ci scusi chi non è stato incluso nella lista, ma sarebbe così vasta che ci si potrebbe perdere. Questi sono tra i tanti prodotti della primavera dell’Inter, giocatori a volte svenduti che hanno poi fatto le fortune dei club di appartenenza. Ultimo su tutti Giulio Donati, fresco di passaggio ai tedeschi del Bayer Leverkusen per 3 mln di euro. Giulio, terzino destro di professione, ottimo Europeo con la sua Under 21, ha stregato Rudi Voeller, dg del club tedesco, che non ci ha pensato nemmeno una volta dal prelevarlo dall’Inter(“E’ un giocatore fantastico”, avrebbe ammesso Voeller, ndr).

Ultimo pezzo pregiato a far le valigie? Non proprio. Perché stando a quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, sempre per 3 mln di euro, un altro canterano nerazzurro starebbe per fare lo stesso percorso di Donati, ovvero dall’Italia alla Germania. Si tratta di Luca Caldirola, capitano dell’Under di Mangia, ultimo anno a Brescia in prestito, per il quale si sarebbe mosso con decisione il Werder Brema. La sensazione è che anche stavolta l’Inter cederà alle avance dei tedeschi lasciando partire un altro pezzo pregiato.

Dunque, se da un lato la formazione lombarda, con le due cessione, ha potuto mettere su un gruzzoletto niente male di 6 mln di euro (cifre astronomiche per i comuni mortali), dall’altro potrebbe andare incontro a quanto accaduto con Mattia Destro. L’attaccante ascolano, già ai tempi della Primavera faceva parlare di sé, prendendosi i gradi di grande predestinato. L’Inter non ci punta da subito, lo inserisce nella trattativa per Ranocchia e dal Genoa viene ceduto in comproprietà al Siena,  dove esplode. Inter e Roma se lo contendono l’estate successiva, ovvero nel luglio che sancisce il definitivo passaggio del giovane italiano al club giallorosso per 16 mln di euro. Perché in fondo sarebbe bastato crederci un pò di piu…

Luigi Perruccio

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