Mazzarri: “Intesa con Moratti. L’Inter non è la Juve perché…”

Walter Mazzarri (Getty Images)

INTER WALTER MAZZARRI / MILANO – Tre vittorie e un pareggio, 1-1 nell’ultimo impegno – contro l’Amburgo – prima della super trasferta negli Stati Uniti. L’Inter è pronta a decollare, seppur i problemi e i limiti della rosa a disposizione di Mazzarri siano ancora tanti, forse troppi. Ma l’allenatore interista è più che fiducioso: “Contro i tedeschi ho visto dei miglioramenti sotto l’aspetto tattico. I nostri avversari erano più brillanti, ma dopo due settimane di intenso lavoro i miei giocatori hanno avuto un evidente cambio di passo – racconta Mazzarri ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Abbiamo provato a pressare alti e ci siamo dati molto da fare. Peccato per l’errore di Andreolli, ma sono cose che possono capitare: ho fatto giocare lui centrale perché Chivu, Samuel e Ranocchia non stavano bene fisicamente”.

TEST VERITA’ – Negli Stati Uniti la tournée contro avversari di prestigio mondiale. Il primo test, da amarcord e libro cuore, contro il Chelsea di Mourinho il 1 agosto: “Sarà un bel banco di prova, contro i ‘blues’ alzeremo ulteriormente l’asticella. Ma le amichevoli estive servono proprio per correggere gli errori, per dare un’identità alla squadra e per verificare se il gruppo ha recepito quello che l’allenatore gli ha proposto. Sono fiducioso, vedo la squadra crescere giorno dopo giorno”.

INTER DEL FUTURO – I nerazzurri ripartono, o almeno ci provano, dopo una stagione fallimentare, conclusa al nono posto in classifica: “Nel calcio moderno bisogna attingere dalle motivazioni – spiega Mazzarri -. Resta fondamentale, però, l’organizzazione. Se i giocatori vagano per il campo e non sanno quello che devono fare, gli stimoli non servono a niente. Bisogna essere una squadra, questo è l’aspetto fondamentale. Sono soddisfatto, comunque, dei miei ragazzi: sono contento per Icardi, il gol gli porterà benefici, e per Guarin e Alvarez. Entrambi in fase difensiva hanno fatto bene anche contro l’Amburgo”.

IL PARAGONE – Niente coppe europee, una partita a settimana. L’Inter come la Juventus della stagione 2011-2012, quella del primo scudetto targato Antonio Conte: “Non voglio fare paragoni col passato: quella Juve e la mia Inter hanno in comune solo il piazzamento in campionato, ma loro nell’estate di due anni fa fecero un mercato di un certo calibro”.

MERCATO – All’Inter attuale mancano molti giocatori, soprattutto sugli esterni e in mezzo al campo: “Non sono mai stato sereno come quest’anno. Con Moratti ci parliamo spesso e ci capiamo al volo. La volontà della società è completare al meglio la rosa: io cerco di valorizzare quello che ho, il club farà quello che può. Stiamo lavorando e abbiamo bisogno di un po’ di tempo“, conclude Mazzarri.

 

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