Inter: alla scoperta di Olsen, il mediano che ha conquistato Mazzarri e tifosi

Patrick Olsen (Getty Images)


INTER OLSEN MAZZARRI PRIMAVERA
/ MILANO – ”Io voglio restare qui all’Inter, farò tutto quel che posso pur di restare in prima squadra”. Questo aveva detto all’inizio di giugno Patrick Olsen, ritenuto da molti uno dei giovani più promettenti del vivaio nerazzurro, riguardo le possibilità di convincere il tecnico Walter Mazzarri a concedergli una chance. Il toscano è solitamente restio a lanciare i giovani, preferendo spesso affidarsi a giocatori collaudati. Ma, durante il precampionato, il giovane centrocampista danese ha fatto seguire i fatti alle parole, inanellando una serie di prestazioni positive che, alla lunga, potrebbero portare Mazzarri ad un ripensamento. L’ultima, ma solo in ordine cronologico, quella di ieri contro la Juve, nella quale è subentrato ad Esteban Cambiasso nell’ultima mezz’ora. Ancora una volta, Olsen ha mostrato personalità e senso della posizione, dando stabilità all’intero reparto e realizzando con freddezza uno dei rigori finali.

BIOGRAFIA –  Patrick Olsen è nato a Tarnby, in Danimarca, il 23 aprile 1994. Già nel giro delle Nazionali dalla stagione 2009-2010 (anno in cui militò nella categoria Under 16, collezionando 6 presenze condite da un gol), il giovane centrocampista ha disputato gli Europei in Serbia e il Mondiale in Messico con la maglia della Danimarca Under 17, divenendone il leader del centrocampo. Attualmente milita nella categoria Under 20, della quale è capitano.
È cresciuto calcisticamente nel Brondby, club dal quale l’Inter lo ha prelevato nell’estate del 2012, all’indomani del grande successo della Primavera nerazzurra nella Next Generation Series. Da allora, ha avuto modo di impressionare costantemente gli addetti ai lavori, molti dei quali lo hanno già definito un giocatore di sicuro avvenire o persino un potenziale campione.

CARATTERISTICHE – Fin dalle ottime prestazioni negli Europei del 2011, Olsen si è distinto per la sua personalità e per la sicurezza nelle sue giocate, spesso volte ad assistere gli attaccanti. Dotato di un buon controllo di palla, di una discreta precisione nei passaggi e di ottima resistenza, è progressivamente riuscito a migliorare il suo senso della posizione – qualità di cui difettava appena un paio di anni fa, soprattutto a causa della mancanza di esperienza. Ad appena 19 anni, oltretutto, vanta un fisico ottimale per il ruolo che svolge lì in mezzo al campo, essendo alto 185 cm. Spesso impiegato come mediano davanti alla difesa, può coprire all’occorrenza il ruolo di centrocampista centrale oppure offensivo, anche in virtù della malleabilità che deriva dalla giovane età.

FUTURO – All’inizio del precampionato, la partenza di Olsen in prestito era quasi certa. Lui stesso, rispondendo alle domande dei fan suoi connazionali, non aveva negato questa possibilità, dichiarando anzi di gradirla, in quanto gli avrebbe permesso di accumulare esperienza giocando con maggiore continuità. Durante il ritiro e nella successiva tournée americana, però, il giovane pare essere entrato in punta di piedi nelle gerarchie di Mazzarri, il quale gli ha concesso diverse occasioni per mettersi in mostra. A meno di un mese dal termine del calciomercato, non è ancora chiaro il futuro del centrocampista: quel che è certo è che, anche alla luce della mancanza di lucidità e freschezza di un centrocampo ridotto all’osso come quello nerazzurro e delle difficoltà di un mercato che ancora stenta a decollare, la permanenza di Patrick in prima squadra diventa di giorno in giorno più auspicabile.

Alessandro Caltabiano

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