Handanovic: “Il mio presente è l’Inter. Se il Barcellona…”

Samir Handanovic (Inter.it)

INTER HANDANOVIC / ST.LOUIS (Usa) – Certezza tra i pali – anche se deve migliorare nelle uscite alte e nella continuità di rendimento – e non banale nelle interviste. Parla chiaro, Samir Handanovic: “Non prendiamoci in giro: l’Inter attuale non ha più undici, o anche di più, top player come ai tempi di Mancini e Mourinho. Quindi? Motivo per cui bisogna lavorare di più, migliorare ed essere disposti a un maggiore sacrificio. Sempre”. Il numero uno sloveno spiega le differenze con il passato: “Abbiamo cambiato mentalità, lavorando su cose che in teoria si dovevano già sapere – come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Siamo ripartiti dall’abc del calcio e dell’organizzazione difensiva. In fondo, era quello che serviva“.

Nono posto in campionato, ma soprattutto 57 gol subiti dall’Inter che fu di Andrea Stramaccioni: “Adesso dobbiamo essere tutti gregari, rimanendo coi piedi per terra – aggiunge Handanovic -. Perché o si lavora in undici, o non si va da nessuna parte”. Già, ma col Valencia si è rivista la brutta squadra della scorsa stagione: “E’ vero, gli spagnoli ci hanno devastati. Però, a volte fa bene prendere certe ‘bambole’. Tema mercato: saresti andato al Barcellona? “Se un club ti vuole per davvero, ti compra e basta. Anche se alla fine decidono sempre i giocatori e se vogliono andare non si possono trattenere. Ma il mio presente è l’Inter: quello che sarà in futuro, lo vedremo”.

Stasera c’è il Real Madrid: giusto o sbagliato affrontare avversari di grande prestigio nel pieno della preparazione? “Le amichevoli vanno fatte contro squadre di un certo calibro – spiega in conclusione il numero uno interista -. Sono le sfide importanti che tolgono il velo al reale valore di una squadra”.

 

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