Mercato, Leonardo: “Con l’Inter progetto in sospeso, in futuro…”

Leonardo (Getty Images)

CALCIOMERCATO INTER LEONARDO / PARIGI (Francia) – Morto un Papa, se ne fa un altro. Lasciata una squadra e un progetto, vincente o meno che sia, facile o quasi trovare un’altra dimora, magari amica, magari a Milano. In tutti questi anni, l’elegante Leonardo ha sempre trovato pane per i suoi denti. Milan, Inter e Paris Saint Germain. Dai milioncini di Moratti alle cascate di champagne e assegni ultramilionari degli sceicchi parigini, nella capitale francese per affari strettamente personali e, nel tempo libero, per rendere grande la squadra del quartiere Saint Germain.

Dopo due anni da direttore generale del Psg, qualcosa si è rotto, con tanto di dimissioni dopo l’acquisto roboante e costoso di Cavani: complice, ma non solo, la pesante squalifica inflittagli dalla Federazione transalpina dopo lo spintone ai danni dell’arbitro Castro, in un Psg-Valenciennes di fine stagione. Quattordici mesi di purgatorio, pesante pena ora sospesa in attesa del responso definitivo previsto per la prossima settimana da parte del Comitato olimpico francese, riunitosi senza espletare un verdetto nella giornata di ieri. Presente anche lo stesso Leonardo, in arrivo da Milano dove sta per mettere su famiglia.

I cronisti presenti, come ovvio che sia, lo hanno subito messo con le spalle al muro. Torni all’Inter?, gli han chiesto: “Con la società nerazzurra le cose sono rimaste a metà, quindi è rimasta la voglia di completare un certo tipo di progetto – spiega il brasiliano, che sedette sulla panchina interista dal gennaio al maggio 2011, prima di ‘fuggire’ con una valigetta piena di soldi qatarioti in quel di Parigi -. Un po’ come il Psg quando ci avevo giocato”. Con Moratti ci sono “continui contatti“, invece con Thohir? “Non mi sono mai sentito con l’indonesiano, adesso però do priorità assoluta alla questione della squalifica”, come riporta ‘La Gazzetta dello Sport’.

Leonardo si aspetta la sospensione della pena, e di getto la possibilità di tornare a fare il suo lavoro fin da subito, quanto meno da settembre. Troppo presto per parlare di un suo ritorno alla ‘Beneamata’, che peraltro sta vivendo un momento assai delicato e particolare, per non dire storico. Lui, intanto, a suo modo si è proposto per il nuovo corso indonesiano. Chi vivrà, vedrà.

 

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