Moratti ha venduto l’Inter a Thohir! Il progetto dell’indonesiano

Thohir e il suo socio Levien (Getty Images)

INTER MORATTI THOHIR / MILANO – Tra la sera di mercoledì 18 e la mattina di giovedì 19, Massimo Moratti ha venduto la sua amata Inter all’indonesiano Erick Thohir. La decisione è stata sofferta, dolorosissima per il petroliere e parte della sua famiglia. La dipartita, dopo quasi diciannove anni dal lontano 18 febbraio del 1995, frutterà alle sue tasche tra i 100 e i 150 milioni di euro.

Di 250 milioni è, invece, l’investimento del tycoon asiatico (fonte: ‘La Gazzetta dello Sport’), che con tale esborso acquisterà il 70 per cento del club nerazzurro, con l’ufficialità del tutto che verrà ratificata nella prossima assemblea dei soci, prevista a fine ottobre. Parte di questa ingente somma, sarà utilizzata per abbattere parte dell’indebitamento societario (circa 300 milioni), il restante per fare cassa. Il piano futuro di Thohir e della sua squadra, prevede due anni di enormi sacrifici – con l’ovvio ma non scontato ritorno in Champions League – prima del rilancio e del raddoppio del fatturato, che ora staziona sui 170 milioni: in pratica, dopo le prime dieci società europee.

Il nuovo C.d.A. sarà formato da sette membri, quattro a Thohir, tre alla famiglia Moratti, che avrà diritto di veto sulle grandi operazioni finanziarie. Angelomario, figlio dell’attuale numero uno nerazzurro – che ieri ha involontariamente ammesso che in futuro non ricoprirà più l’incarico di presidente -, molto probabilmente assumerà il ruolo di vicepresidente operativo, un modo per garantire la continuità alla dinastia del vecchio patriarca interista. Al fianco del magnate indonesiano, altri due soci suoi connazionali: Roeslani e Soetedjo. Più la famiglia Bakrie, forse, nel 2014.

Nel breve tempo, l’organigramma del club non verrà modificato, piuttosto potrebbero esserci dei cambiamenti rivoluzionari prima dell’inizio della prossima stagione: possibile quanto ambigua, la quotazione in borsa del club. Thohir, ma non è certo, dovrebbe essere il nuovo presidente, anche se nei business sportivi del passato mai ha assunto tale ruolo. Le firme sono attese per lunedì prossimo, quando non è escluso verrà indetto un C.d.A. straordinario. Entro la fine di ottobre, invece, il cosiddetto closing e l’aumento di capitale deliberato dall’assemblea dei soci.

 

R.A.

 

Impostazioni privacy