Inter, Guarin: “Ecco cosa mi disse Mazzarri. E ai tifosi ricordo che…”

Fredy Guarin in azione (Getty Images
Fredy Guarin in azione (Getty Images

INTER GUARIN / MILANO – Eccentrico, spavaldo, non tira mai la gamba indietro ma spesso fa disastri. Questo è il Guarin che noi tutti conosciamo. Può migliorare il colombiano, se solo avesse un’altra testa, se solo non fosse, appunto, Fredy Guarin: “Tutto dipende dalla capacità di rimanere sempre concentrati – spiega il centrocampista nerazzurro ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Crescerò anche in questo. Ho un allenatore e una squadra al mio fianco. E ho tanti esempi positivi vicini a me. Basta vedere Alvarez e Jonathan, che hanno saputo trasformare in applausi i fischi dell’anno scorso”.

Ecco, proprio loro: i fischi. Tanti ne ha ricevuti contro la Fiorentina, al momento della sostituzione, ai quali ha risposto con un gesto ‘non’ volgare ma certamente provocatorio: “Non è facile gestire certe situazioni quando hai la testa “calda”. In quel momento non ero sereno perché non ero soddisfatto della mia prestazione. Io ci tengo all’Inter, ho sempre detto che voglio vincere qualcosa di importante con questa maglia. E ai tifosi interisti potrei ricordare che ai tempi del Porto, per venire all’Inter dissi di no alla Juve“.

Uno a uno, palla al centro. Il ‘Guaro’ con tale risposta realizza un gol ‘virtuale’: quando uno reale (l’ultimo risale al 21 febbraio scorso)? “La mia storia dice che quando ne faccio uno poi ne arrivano subito altri. Ma il gol non mi manca, perché adesso sto giocando più di squadra. Tatticamente sono molto cresciuto e questa è la cosa che mi dà più soddisfazione. Ora sto anche giocando più indietro rispetto alla scorsa stagione in cui facevo il trequartista e qualche volta anche la seconda punta“.

Stoccata a Stramaccioni, con cui non ebbe un bel rapporto: “Mazzarri, invece, è più puntiglioso con ognuno di noi. Sappiamo che dobbiamo fare determinati movimenti in entrambe le fasi e se uno sbaglia rischia di bloccarsi l’ingranaggio. Mi ha colpito la carica agonistica che sa trasmetterci in ogni allenamento e in ogni partita. sa davvero tirarti fuori il meglio. A me ha detto che vuole far esplodere il mio potenziale“. Per ora non ci è riuscito: “Ma io sto lavorando duramente…”, conclude Guarin.

 

R.A.

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