Inter-Verona 4-2: al ‘Meazza’ i nerazzurri riprendono quota

I giocatori dell'Inter (Getty Images)
I giocatori dell’Inter (Getty Images)

CRONACA INTER-VERONA 4-2 / MILANO – Dopo tre turni amari, l’Inter di Mazzarri torna finalmente a vincere. La squadra nerazzurra riassapora il brivido dei tre punti nell’anticipo serale della nona di campionato, battendo al ‘Meazza’ con qualche sbavatura il fin qui sorprendente Verona di Mandorlini. 4-2 il risultato finale, i gol portano le firme di Jonathan, Palacio, Cambiasso e Rolando. Di Martinho e Romulo, invece, i sigilli degli ospiti.

LE SCELTE – Mazzarri ritrova Alvarez e ripropone Kovacic, preferito a Taider, alle spalle della punta Palacio. Niente turnover in difesa; Belfodil più di Icardi, la variante d’attacco da proporre a gara in corso. Rispetto al successo col Parma, Mandorlini cambia la coppia centrale del pacchetto difensivo: Moras-Maietta per Marques-Gonzalez. In mezzo c’è Donati, il brasiliano Jorginho in cabina di regia. Trio d’attacco temibile e diligente tatticamente, composto da Toni (boa), Martinho e il furetto Iturbe.

INTER ISPIRATA – La partita ha ritmi blandi ma è comandata dall’Inter, che trova pochi varchi perché il Verona è schiacciato dietro la linea del pallone, in particolare per vie centrali. Gli scaligeri si propongono cercando Toni col lancio lungo, ma soffrono le percussioni degli esterni nerazzurri. Al 9′ è proprio l’esterno Jonathan a sbloccare la gara: il brasiliano conclude al volo, favorito dalla totale libertà lasciatogli dall’avversario, su traversone da corner. Il suo tiro, però, viene deviato in porta dal veronese Moras. I ragazzi di Mandorlini pietosi sui calci d’angolo, da dove subiscono anche la rete del raddoppio firmata Palacio, fortunato nel tap-in (di petto) decisivo dopo una allegra carambola nell’area piccola. La ‘beneamata’ è come una cozza attaccata allo scoglio, non fa respirare ed è quasi sempre in anticipo nei contrasti. Buona la trama di gioco e la transizione attiva, che risulta più ariosa e felice grazie soprattutto ai piedi ispirati di Alvarez e Kovacic: l’argentino, da mezz’ala a tagliare o ad allargarsi per convergere al centro, salta l’uomo ed è utilissimo nei recuperi, il croato sulle zolle che furono di Sneijder, garantisce semplici ma efficaci geometrie, mentre è meno incisivo nelle verticalizzazioni.

SBAVATURE E QUARTO POSTO – Il Verona sul doppio svantaggio dà segnali di risveglio con Toni, che di testa manda di poco alto, e che alcuni minuti dopo (al 31′) sponda per Martinho, il quale si infila nella bucata come una groviera retroguardia interista – Juan Jesus sbaglia l’uscita – trovando la marcatura che riapre il match. I sorrisi scaligeri durano qualcosa come cinque minuti, non di più: la formazione gialloblu è ancora voyeur nell’occasione del 3-1 di Cambiasso, bravo a farsi trovare pronto nel terminare a rete – a porta vuota – un’azione partita da una giocata di Nagatomo, il cui tiro a giro va a stamparsi sul palo e poi sui piedi di Palacio, bravo e nuovamente fortunato stavolta nel girare l’assist al centrocampista argentino. La ripresa è un brodino freddo, piatto e scontato, con l’Inter a gestire comodamente – almeno fino al sessantesimo – la manovra e il Verona, timido, quasi tutto dietro. Al 56′ trova il suo primo gol milanese pure Rolando, lesto a piazzare in porta un corner basso; per la terza volta gli ex quarti in classifica si addormentano su azione di calcio d’angolo; di questo sarà felicissimo Mandorlini. Che dopo gli arrivederci di Cambiasso e Palacio, torna parzialmente a sorridere (per davvero) grazie a Romulo (servito da Toni, a cui viene anche annullato un gol), il quale batte Carrizo di giustezza approfittando perlopiù della leggerezza in marcatura della trincea nerazzurra, già negli spogliatoi con largo anticipo. Gli ultimi minuti l’Inter li conclude con sofferenza e qualche brivido di troppo, ma al fischio finale ha di che festeggiare (senza esagerare): adesso è quarta, sorpassa proprio l’Hellas, e a meno uno dalle seconde Napoli e Juve.

 

IL TABELLINO

INTER-VERONA 4-2
9′ Jonathan, 11′ Palacio (I), 31′ Martinho (V), 37′ Cambiasso (I), 56′ Rolando (I), Romulo (71′)

INTER (3-5-1-1): Carrizo; Rolando, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso (62′ Kuzmanovic), Kovacic (78′ Taider), Nagatomo; Alvarez; Palacio (64′ Belfodil). Panchina: Castellazzi, Maniero, Andreolli, Samuel, Wallace, A.Pereira, Mudingayi, Belfodil, Olsen, Icardi. Allenatore: Mazzarri

VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Moras, Maietta, Agostini (73′ Cacia); Romulo, Donati (56′ Donadel), Jorginho; Iturbe, Toni, Martinho
Panchina: Mihaylov, Albertazzi, Bianchetti, Gonzalez, Laner, Cirigliano, Hallfredsson, Gomez, Longo, Jankovic. Allenatore: Mandorlini

ARBITRO: Celi di Campobasso
Assistenti: Manganelli, Iori. Quarto uomo: Liberti. Assistenti addizionali: Calvarese, Merchiori

NOTE – Ammoniti: 11′ Cambiasso, 53′ Palacio, 87′ Jonathan (I); 26′ Cacciatore, 67′ Donadel, 90′ Iturbe (V)
Espulsi: 93′ Belfodil (I) e Moras (V) per un ‘battibecco’

 

Raffaele Amato

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