Inter, tra marketing e società: la rivoluzione di Erick Thohir

Erick Thohir (Getty Images)
Erick Thohir (Getty Images)

INTER THOHIR / MILANO – Thohir è andato via, ritornato nella sua Jakarta dopo l’intensa ed entusiasmante settimana nel mondo Inter. Che ora è tutto suo, e che ha conquistato con sorrisi, interviste e progetti. Quello per il nuovo stadio, eventualmente da edificare in zona Expo dopo il 2016, e quello per la squadra, per ora guidata con autorevolezza da Walter Mazzarri, stimato e confermato a più riprese dallo stesso magnate.

Il programma tecnico prevede l’innesto mirato di giocatori funzionali al rafforzamento della rosa, più l’inserimento di giovani di prospettiva, dal vivaio o riportando alla Pinetina quelli sparsi nel campionato di massima serie: Mbaye, tanto per fare un nome. Ma la rivoluzione indonesiana targata Thohir, che tornerà a Milano il 28 settembre, in tempo per debuttare al ‘Giuseppe Meazza’ contro la Sampdoria, in qualità di neo presidente, toccherà anche i vertici societari. Il nuovo amministratore delegato sarà l’americano Williamson, strappato al suo Dc United, mentre profondi cambiamenti avverranno nell’area commerciale (come la ricerca di nuovi sponsor), settore nevralgico per il business futuro.

Thohir vuole conquistare un’altra larga fetta di potenziali tifosi, espandendo il marchio Inter nel mercato del sud-est asiatico e del nord-America. Nei prossimi mesi tutti saranno sotto esame, compreso appunto giocatori e dirigenti con deleghe alla campagna acquisti, ovvero Branca e Ausilio. Nessuno escluso. L’atterraggio morbido dell’indonesiano fa già parte del passato. La nuova Inter nascerà nel 2014, sotto il segno di una gestione più moderna ed efficiente che, comunque, potrebbe prevedere ugualmente delle cessioni eccellenti in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League.

Raffaele Amato

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