Insardevoli Autogol – Terzo posto? No, terzo pasto coi bollini di Mastrota

Annalisa Insardà

INSARDEVOLI AUTOGOL BOLOGNA-INTER / MILANO – Nuovo appuntamento con la rubrica più divertente di Interlive.it. Per riportare il calcio alla sua natura di gioco, vi proponiamo il commento del giorno dopo di Annalisa Insardà, attrice e tifosa dell’Inter, che con la sua ironia analizza la situazione nerazzurra:

“E certo che poi uno si confonde! Se Mazzarri apertamente dichiara: “ai giocatori dico sempre che bisogna raccogliere punti“, è ovvio che questi, pensando al termine ‘raccolta’, crederanno che il loro lavoro non sia più quello di calciatori bensì quello, meno redditizio ma più nobile, di coltivatori diretti. È evidente no? E poi si rischia pure di passare di confusione in confusione. Perché di certo taluni, per ‘raccogliere punti’, penseranno all’agricoltura (tipo Pereira le cui braccia – o le cui gambe – sembrerebbero essere state rubate alla sfiancante attività contadina), talaltri, invece, crederanno certamente che la ‘raccolta punti’ si riferisca a quella prevista dai migliori supermecati, che per ogni dieci euro di spesa ti danno un bollino… che se ne raccogli tipo cento poi ti danno una pentola… che se ne raccogli tipo altri cinquanta poi ti danno anche il coperchio… che se poi vuoi tipo rivendere il tutto, in abbinamento a qualche materasso, ti mettono pure in contatto con Giorgio Mastrota!

Quindi per l’Inter, a ‘sto giro, non si può parlare di terzo posto ma si deve parlare di ‘terzo pasto‘ vista anche l’ora in cui si è giocato al ‘Dall’Ara’ e visti i tanti gol che si sono ‘mangiati’ sotto porta. Ma questo, in realtà, non è del tutto biasimevole, ché in tempi di crisi uno si arrangia a far provviste come può. Solo che mangiando mangiando inevitabilmente ci si appesantisce. Come ci si appesantisce, altrettanto inevitabilmente, continuando a prendere i legni della porta altrui. Perché se non è Guarin che prende il palo, è Juan Jesus che prende la traversa – cosa che, tra l’altro, pare essere una sua storica abitudine. Infatti, a onor del vero, bisogna anche dire che se un  tiro di Juan Jesus si ‘inchioda’ sulla traversa, è già più normale di un palo colpito dal colombiano! Del resto quello si chiama Jesus… a ‘chiodi’ e ‘legni’ sarà certamente abituato! E le abitudini, specie quando sono giusto un paio in croce, sono difficili da far morire…

Impostazioni privacy