Inter-Torino, conferenza Mazzarri: “Siamo in crescita. Stimo Guarin, Vidic è un grande”

Walter Mazzarri (Getty Images)
Walter Mazzarri (Getty Images)


INTER-TORINO CONFERENZA STAMPA MAZZARRI
/ MILANO – Dopo il buon pareggio strappato allo stadio ‘Olimpico’ contro la Roma, l’Inter torna a giocare tra le mura amiche di ‘San Siro’. L’avversario di domani è il Torino di Giampiero Ventura, che all’andata fermò i nerazzurri sul 3-3 e che attualmente occupa il nono posto in campionato. Il tecnico nerazzurro Walter Mazzarri ha presentato la sfida nella consueta conferenza stampa della vigilia, riportata per voi da Interlive.it.

“Il Torino ha attaccanti molto bravi ed in forma, è una squadra che può mettere in difficoltà chiunque e noi dovremo fare bene entrambe le fasi se vogliamo metterli in difficoltà. Vorrei che fossimo noi a fare la partita per metterli in difficoltà prima di pensare a difenderci. Sarà una partita molto equilibrata, perchè il Torino è una squadra che prima di giocare con la Juve ha vinto a Verona e ha fatto bene altre prestazioni importanti. Difensori titolari migliori di quelli in panchina? Bisogna guardare il reparto, non i singoli. Quando la squadra non ha fatto bene, la difesa è andata in difficoltà e abbiamo subito tanti gol; ma quando la squadra gira bene, anche la difesa ne trae giovamento. Icardi? Ha lavorato bene e domani vedremo se potrà aumentare la sua autonomia. Vidic? La sua carriera parla per lui, se gioca da tanti anni nel Manchester United è certamente un giocatore importante. Per ora comunque voglio che si pensi a ciò che dobbiamo fare nelle prossime partite, il discorso Vidic riguarda l’anno prossimo”.

D’Ambrosio? Il suo utilizzo è legato anche al rendimento di chi attualmente gioca titolare: il ragazzo sa queste cose perchè gli ho detto tutto, e giocherà quando sarà pronto. Noi cerchiamo di fare risultati attraverso la prestazione. Quando riusciamo a fare questo mi ritengo soddisfatto, poi le cose possono andare male e ci sono diverse variabili. Se mi aspetto un salto di qualità? Io direi che anche contro la Roma abbiamo fatto una buona gara anche se abbiamo commesso degli errori che avrebbero potuto costarci la partita. In ogni caso, ultimamente raccogliamo meno di quanto creiamo e spero che questa tendenza cambi. Se una squadra gioca per tutta la partita in difesa cercando di non prenderle, certamente è difficile per noi creare un bel gioco: in questi casi dobbiamo riuscire a sbloccare la partita per primi, certamente così potremmo trovare maggiori spazi e creare un gioco migliore. Juan Jesus? Noi non ci siamo lamentati perchè le sentenze vanno rispettate, bisogna credere che il respingimento del ricorso sia frutto di una valutazione attenta ed obiettiva. Per il resto non dico niente, non parlo più di queste cose. Le dichiarazioni di Kovacic? Ho guardato la sua partita in Nazionale perchè volevo vederlo. Lui secondo me deve migliorare in fase difensiva, se ha detto quelle cose vuol dire che crede in quello che gli dico e sa che ha bisogno di migliorare ancora per diventare un protagonista assoluto del nostro campionato”.

Calendario e differenze rispetto all’andata? Con Hernanes abbiamo un’arma in più, è un giocatore completo che alla Lazio faceva spesso la differenza. Con il Sassuolo, ad esempio, si è dimostrato utile avere un giocatore bravissimo nel battere i calci d’angolo. Questo è il motivo per cui lo abbiamo preso a gennaio e non a giugno. Ranocchia? Tutti i giocatori devono sentirsi titolari, lui avrà le sue chance come gli altri e se prenderemo i tre punti quando loro sono in campo, probabilmente i titolari di adesso faranno fatica a rientrare. Funziona così, tutti devono lavorare per guadagnarsi lo spazio. Come sta Juan Jesus? E’ dispiaciuto, così come siamo dispiaciuti noi perchè è un giocatore in forma e ci sarebbe stato utile. Guarin? Può fare ancora meglio, se riesce a trovare la continuità può diventare un grandissimo. A volte stacca la spina, ma io l’ho sempre stimato ed ammirato, anche quando ero al Napoli e lui ci segnò un bellissimo gol su calcio d’angolo. Lui sa di avere questo limite e speriamo che il lavoro possa aiutarlo a migliorare”.

Il mio rapporto col presidente? Abbiamo un contatto continuo, io gli chiedo cosa si può fare per migliorare e su questo ci confrontiamo molto spesso, come è avvenuto con tutti gli altri presidenti che ho avuto. Quello che facciamo quest’anno, comunque, è più un lavoro per il prossimo anno: stiamo pensando alle riconferme, così come stiamo lavorando per arrivare in Europa per poi valutare se numericamente la rosa potrà reggere tre competizioni. Le linee guida le traccia la società: il presidente ha già parlato di Fair Play Finanziario e in base a quello che succederà capiremo come muoverci. Intanto abbiamo già rivalutato il parco giocatori rispetto all’anno passato, e con Hernanes abbiamo aggiunto un valore importante. Nazionali? Il problema è vedere come i giocatori tornano dalle trasferte. Certamente quelli che hanno giocato saranno più stanchi, ma non credo sia un aspetto molto preoccupante in vista della partita di domani, anche perchè quasi tutti i giocatori hanno viaggiato in Europa a parte Nagatomo. Alvarez ha avuto un problema fisico giovedì, valuteremo se convocarlo o no. Chi giocherà a sinistra nella difesa a tre? Non so, Rolando per esempio è il più eclettico ma ho anche Andreolli. In tutto domani avrò quattro difensori: tre andranno in campo e uno andrà in panchina. Per adesso so solo questo”.

Alessandro Caltabiano

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