Da Thohir a Moratti, passando per Fassone e Mazzarri: l’Inter contro la classe arbitrale

Walter Mazzarri
Walter Mazzarri

INTER CLASSE ARBITRALE / MILANO – Le dure parole rilasciate ieri da Moratti, “La situazione che si è venuta a creare è davvero comica. Gli arbitri hanno paura di essere i primi a fischiare un rigore all’Inter”, sono solo le ultime sul tema, arbitri-non rigori a favore dell’Inter, che escono dall’ambiente nerazzurro. Mazzarri è una stagione intera che va predicando e criticando l’operato dei fischietti italiani, che non concedono un penalty alla Beneamata da ben 32 gare: compreso domenica, dopo il pari con l’Udinese in cui l’arbitro Gervasoni non ha considerato fallo da rigore il tocco col braccio di Heurtaux sul tentativo di cross di Palacio.

Sulla questione arbitrale, non passata inosservata nemmeno a Thohir, ‘Tuttosport’ ha aggiunto altre considerazioni interessanti che rafforzano la tesi sullo scontro in atto tra l’Inter e l’AIA: “In casa nerazzurra, nei confronti della classe arbitrale, cova un sentimento che supera i livelli di guardia in particolare nei confronti del presidente dell’Associazione italiana arbitri Marcello Nicchi e del designatore Stefano Braschi. Da una parte il dg nerazzurro Marco Fassone ha fatto sentire la voce del club in Federcalcio. Dall’altra, giusto una settimana dopo lo sfogo di Moratti, sempre Nicchi ha poi subito evidenziato l’assenza di Walter Mazzarri all’incontro fra capitani, arbitri e allenatori. In questo clima, negli ultimi giorni sono state accolte con una certa sorpresa le designazioni per due partite ravvicinate di arbitri (Giacomelli con l’Atalanta e Gervasoni con l’Udinese) che non dirigevano da un anno o più i nerazzurri per episodi che avevano scatenato la rabbia interista da Moratti in giù. Lunedì a Livorno fischierà Calvarese, a cui il 9 gennaio in coppa Italia è sfuggita una trattenuta di Domizzi su Milito nell’area dell’Udinese”.

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