Inter, da Stramaccioni e Mazzarri: in comune un girone di ritorno disastroso

Walter Mazzarri

INTER STRAMACCIONI-MAZZARRI / MILANO – Confronti tra Stramaccioni e Mazzarri ne sono stati fatti a iosa e se ne faranno ancora da qui a fine campionato. Molti numeri danno ragione all’ex tecnico, ancora legato all’Inter da un contratto in scadenza nel giugno 2015. Partiamo da quelli inerenti le classifiche: alla 31esima giornata, l’undici del romano aveva conquistato 50 punti, segnato ugual cifra e incassato 43 gol. L’attuale allenata dal toscano di punti ne ha 49, quanto le reti messe a segno: dieci in meno del rivale quelle subite. Da sottolineare come vi sia diversità a vantaggio di Stramaccioni anche nel numero di partite giocate: 49 incontri contro i soli 34 della stagione in corso: c’era l’Europa League… Ragionando sempre e solo attraverso dati statistici, potremmo aggiungere che la famosa citazione del ‘Gattopardo’, “tutto cambia affinché nulla cambi”, calzerebbe a pennello per descrivere in breve il passaggio dalla gioventù (e confusione) all’esperienza (e presunzione) panchinara, che evidentemente non ha partorito i frutti sperati. Almeno per ora. Come l’Inter di Stramaccioni, anche quella di Mazzarri ha concluso il girone d’andata al quinto posto: e sempre come l’Inter 2012-2013, anche quella 2013-2014 ha (finora) disputato un girone di ritorno disastroso, conquistando la miseria di 17 punti (contro i 19 complessivi, al lordo della catastrofe di infortuni). Nel giro di boa meglio han fatto Udinese, Sampdoria, Milan, Lazio e Parma. Quattro su cinque squadre inferiori a questa Inter. Chiaro che a campionato terminato il discorso e il confronto andranno rivisti e approfonditi.

Raffaele Amato

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