Guinness Cup, Manchester United-Inter 5-3: Vidic e Dodò in crescita, l’attacco non punge

Walter Mazzarri
Walter Mazzarri

MANCHESTER UNITED-INTER / LANDOVER (Stati Uniti d’America) – Al ‘FedExField-Jack Kent Coke Stadium’ di Landover, nello stato del Maryland, l’Inter soccombe di fronte al Manchester United di van Gaal nella seconda sfida di questa Guinness Cup. Decisivi i calci di rigore, dove a condannare i nerazzurri è stato l’errore di Andreolli.

LA CRONACA – Il divario tecnico è evidente sin dalle prime battute: i ‘Red Devils’ gestiscono bene la palla e dopo una manciata di minuti sfiorano il gol con un colpo di testa di Jones sventato prontamente da Handanovic. I nerazzurri provano a rispondere su palla inattiva con Vidic e Ranocchia, sempre di testa, ma in entrambi i casi manca la precisione. Le due squadre si studiano intensamente e nonostante si trovino di fronte il Manchester United al completo – con l’eccezione di Van Persie – i nerazzurri non concedono agli avversari altre occasioni pericolose fino al 41′, quando una conclusione mancina di Mata mette i brividi al portierone sloveno. Dal punto di vista difensivo, dunque, l’Inter sembra mandare segnali confortanti. La nota dolente è invece il centrocampo, reparto in cui i nerazzurri – schierati con Krhin, Kuzmanovic e Jonathan – risentono eccessivamente della mancanza dei titolari: la manovra è pressoché nulla e la squadra di Mazzarri viene costretta ad affidarsi a ripartenze sporadiche e lanci lunghi, quasi sempre infruttuosi. Molto bene Dodò, apparso in ottima forma e sempre pronto a cercare il dribbling sull’uomo.

Nella ripresa si rivede M’Vila, subentrato a Krhin, ma il protagonista è ancora Vidic che, dopo un primo tempo magistrale, chiude in extremis su Nani lanciato a rete. Cambi anche nelle file dei ‘Red Devils’, con Kagawa, Shaw, Zaha e con De Gea tra i pali al posto di Lindegaard. I nerazzurri non riescono ad affondare il colpo e anzi rischiano nuovamente di passare in svantaggio al 61′, quando ancora Nani calcia a lato da posizione invitante. Poco dopo, Mazzarri opera la vera rivoluzione mandando in campo Carrizo, Laxalt, Taider, Nagatomo. Di lì a qualche minuto lascerà il campo anche Vidic, forse il migliore in campo tra i nerazzurri, sostituito da Andreolli. I ritmi della gara intanto si abbassano progressivamente, per poi innalzarsi nel quarto d’ora finale. Inter vicinissima al gol all’85’, quando Guarin – su calcio di punizione dal limite – sfodera una sassata respinta in corner da De Gea. Nel finale spazio anche per il ‘Chicharito’ Hernandez, subentrato a Nani: quella del messicano sarà una prestazione non più che sufficiente e condita da alcuni episodi di nervosismo (una gomitata su M’Vila e un brutto fallo su Guarin). I tempi regolamentari scorrono via senza che le due squadre riescano a trovare il guizzo decisivo: si va ai rigori.

I RIGORI – Lo United si porta immediatamente in vantaggio con Young, ma Guarin pareggia il conto con una conclusione di potenza che spiazza De Gea. Segnano anche Hernandez, Cleverley e Kagawa, mentre per l’Inter si registrano le reti di M’Vila e Taider e l’errore di Andreolli, che centra la traversa. I britannici chiudono il conto con la marcatura di Fletcher.

Alessandro Caltabiano

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