Inter, Thohir come un politico

Erick Thohir
Erick Thohir

THOHIR TAVECCHIO / MILANO – Thohir sta costruendo una società molto interessante, con nuove figure dal curriculum invidiabile e che infondono sicurezza alle ambizioni e aspirazioni dei tifosi. Il presidente dell’Inter dimostra di avere delle idee almeno sotto il profilo strutturale e organizzativo, di essere un personaggio concreto e deciso. Però il suo silenzio sulla questione Tavecchio che, nel giorno della presentazione della sua candidatura a numero uno della Federcalcio, ha stupidamente dichiarato che “Le questioni di accoglienza sono un conto, quelle del gioco un altro. L’Inghilterra individua dei soggetti che entrano, se hanno professionalità per farli giocare, noi invece diciamo che Opti Poba è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio e va bene così”, fa un grosso rumore. Più rumore dello stesso appoggio all’elezione di un ‘Azzecca-garbugli’ retrogrado quale, appunto, Tavecchio – ma nemmeno Albertini fa impazzire: nel modo di parlare sembra molto un ‘prete’ di città in stile Prandelli -, presidente perfetto per i padroni della Lega, ovvero Lotito e Galliani. Ciò tenendo anche in considerazione l’ultima campagna anti-razzismo (‘together’) promossa dal club e dallo stesso imprenditore indonesiano. Tanto per cambiare, anche nel calcio – come nella politica – si predica bene e razzola male.

Raffaele Amato

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