Caldirola: “Grazie Inter, ma non tornerò”

Luca Caldirola
Luca Caldirola

INTER CALDIROLA / BREMA (Germania) – Ai microfoni di ‘calciomercato.com’, Luca Caldirola è tornato a parlare del suo addio all’Inter svelando di non provare alcun rimpianto all’idea di aver lasciato l’Italia. Durissima la sua critica al calcio nostrano, un calcio che trascura i giovani italiani per puntare troppo spesso sullo straniero dal nome esotico. Ecco le parole del difensore del Werder Brema: “Qui a Brema mi sono ambientato benissimo, i tifosi mi hanno accolto con grande affetto e io sto imparando la lingua. La differenza con il calcio italiano ormai è sotto gli occhi di tutti: gli stadi qui sono meravigliosi, il calcio è più divertente ed il livello continua ad alzarsi. La Germania che ha vinto il Mondiale ne è un esempio, ma lo sono anche il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund, due squadre che ormai sono delle realtà vincenti. Parlando di individualità, quelli che mi hanno messo più in difficoltà sono Ribéry e Robben, li trovo semplicemente devastanti. La Fiorentina? Montella è una grande persona ed un grande allenatore, il suo interesse fa piacere ma io non ho intenzione di muovermi dalla Germania perché qui sto benissimo”.

L’Inter? Io non guardo mai indietro, penso solo al presente. L’Italia non mi manca, come ho detto spero di restare qui in Bundesliga. Mi dispiace vedere tanti giovani costretti ad andare via per giocare, ma se devo dare loro un consiglio basandomi sulla mia esperienza, dico di andare in Inghilterra o in Germania o in Spagna. Devo comunque dire che in nerazzurro ho vissuto un periodo straordinario, ho imparato molto da tutti i grandi campioni che c’erano. Uno su tutti è Marco Materazzi, credetemi, è davvero una persona fantastica oltreché un grande giocatore. Lo sento spesso ancora oggi. Allenarmi con tutti loro era come vivere un altro mondo, per questo ringrazierò sempre l’Inter. Sull’Inter attuale? Non conosco personalmente Mazzarri e Thohir, ma mi auguro che diano più fiducia ai giovani,anche perché adesso il periodo non è dei migliori dal punto di vista economico. Gli italiani meritano di dimostrare quello che valgono. In Italia ci si riempie la bocca di discorsi sui giovani, se ne parla in continuazione da anni. E poi? Alla fine i giovani non hanno mai spazio”. Due altre persone che Caldirola ha avuto modo di conoscere all’Inter sono Moratti e Mourinho: “Il presidente è la persona più buona sulla faccia della terra, ha dato davvero tutto per l’Inter e io sono onorato di averlo avuto come presidente. Mourinho invece è un professionista straordinario, mi ha insegnato moltissime cose”.

A.C.

Impostazioni privacy