Tinti protagonista nel mercato insufficiente dell’Inter

Eder con la maglia dell'Inter ©Getty Images
Eder con la maglia dell’Inter ©Getty Images

CALCIOMERCATO INTER TINTI / MILANO – Il mercato invernale dell’Inter è stato insufficiente (voto 5), più che un attaccante – ma Eder aggiunge comunque un po’ di concretezza all’anarchico e inconcludente reparto offensivo – sarebbe servito un centrocampista (anche un regista, ma a cui nella carriera da allenatore Mancini ha sempre rinunciato, tranne nei primi anni) per sostituire il partente Guarin (cedibilissimo da tre stagioni), un centrale al posto di Ranocchia e un terzino finalmente da Inter. In favore di Ausilio va però sottolineato che i soldi da spendere (causa anche fpf) per fare più di una e valida operazione erano (e saranno) pochi e che a gennaio è pressoché impossibile strappare giocatori importanti ai medio-grandi club. La squadra attuale vale il terzo posto, anche perché quelle dietro (Roma e Milan) e quella avanti (Fiorentina) non si sono rafforzate, a patto che ritorni ad avere solidità, cattiveria ed euilibrio. Postilla conclusiva: è curioso ma non strano, in passato è già accauduto e probabilmente accadrà in futuro con qualche altro agente, che gli affari conclusi in entrata e in uscita (e quelli mancati) abbiano avuto come parte determinante Tullio Tinti (e il suo scudiero Montipò). Agente di vecchia data, sospeso dalla Commissione disciplinare fino al 23 settembre scorso, agente soprattutto di Ranocchia, Eder, Soriano, Sala (finito alla Samp ma primo obiettivo se partiva Santon) e un certo Andrea Pirlo.

Raffaele Amato

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