Materazzi: “Mourinho torna a tifare l’Inter. L’abbraccio? Sapevo già che…”

Marco Materazzi (Getty Images)
Marco Materazzi (Getty Images)

INTER MATERAZZI / MILANO – Intervistato da ‘SkySport24’, Marco Materazzi ha parlato del ritorno di José Mourinho nello stadio dell’Inter. Queste le parole del leggendario difensore nerazzurro: “Era ora che José tornasse a Milano dopo tutti questi anni. Torna a tifare per la sua squadra, perché quello che ha fatto con noi resterà per sempre impresso nel suo curriculum ma soprattutto nel suo cuore. Non è mai tornato prima perché è sempre stato molto impegnato con il lavoro, alla prima occasione buona però ha accettato subito l’invito. E’ un uomo vero e lo ha sempre dimostrato, anche nelle difficoltà: al Chelsea, ad esempio, è uscito in punta di piedi ma ha lasciato una squadra vera. Il nostro abbraccio fuori dal ‘Bernabeu’? Fu un bel momento, ma lo ricordo volentieri soltanto a sprazzi, perché sapevo già in che mani sarei andato a finire (Benitez, ndr) e quello era il dispiacere più grande”.

Si passa poi a parlare dell’Inter attuale: “L’Inter ha fatto sei mesi alla grande, i problemi c’erano ma erano mascherati dalle vittorie. Adesso però, avendo cambiato tantissimi giocatori, diventa difficile dare ai giocatori la consapevolezza dei propri mezzi. Ognuno di loro deve prendersi le proprie responsabilità: penso a Ljajic o Jovetic, che hanno grandi qualità ma che forse in questo momento si vedono in ombra oppure delegittimati sul campo, anche a livello personale. Aver perso un po’ di fiducia ha portato a questa situazione. Mancini comunque è la persona giusta, e lo dimostrano questi primi sei mesi di campionato. L’anno scorso è arrivato in corsa, subentrando a Mazzarri che ormai era in rotta con la tifoseria. Io penso che il toscano sia un buon allenatore, magari a Milano ha fatto meno bene. Se arriverà terzo, Mancini avrà fatto un grande lavoro, sarà lì che si potranno fare delle valutazioni. Quando andò via (nel 2008, ndr), andò via moralmente dopo Liverpool, e a fine campionato i tifosi non lo trattatavano più come poi lo hanno trattato al suo ritorno”.

Alessandro Caltabiano

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