Ex Inter, Samuel: “Con Mourinho abbiamo fatto la storia”

Walter Samuel ai tempi dell'Inter
Walter Samuel ai tempi dell’Inter

EX INTER SAMUEL INTERVISTA / MILANO – L’ex difensore nerazzurro, Walter Samuel, che proprio al termine di questa stagione ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, è stato intervistato da ‘ilgiornale.it’, per ripercorrere la sua carriera, con un occhio di riguardo sui suoi anni in nerazzurro. Queste le sue prime parole, proprio sull‘Inter del ‘Triplete’: “Penso che sia la squadra più forte nella quale abbia giocato. Eravamo già un bel gruppo e sono arrivati quei 3-4 giocatori che ci hanno fatto fare il grande salto. Avevamo esperienza da vendere e ragazzi giovani con voglia di arrivare e con tanta fame di vittorie. Tutti volevamo fare la storia: vincere la Champions League con l’Inter dopo tanti anni e ce l’abbiamo fatta. La gioia rimarrà per sempre, anche se ora è parte del passato e bisogna guardare avanti e tornare a quei livelli”.

Gli domandano, come mai dopo il 2010 è iniziata la parabola discendente e non c’è stata continuità e lui dice: “Non lo so, ora non sono dentro al club e non so come vanno le cose. Io sono stato a Milano fino a due anni fa e posso dire che ci abbiamo provato in tutti i modi a fare qualcosa di positivo ma negli ultimi anni siamo sempre andati in Europa League e non siamo riusciti a vincere o centrare la Champions. Io mi auguro che l’Inter possa tornare in alto nel più breve tempo possibile. La base per me è molto buona, deve mantenerla perché l’obiettivo è vincere lo scudetto e tornare a disputare la Champions League“. Gli chiedono un parere, sull’acquisizione dell’Inter da parte del Suning e lui dice: “Sono stato sorpreso, tutto è stato così veloce e inaspettato. In televisione ho visto l’immagine di Zanetti e degli altri dirigenti dell’Inter che si trovavano in Cina per la presentazione dei nuovi proprietari: mi ha fatto uno strano effetto. Questo nuovo gruppo, però, mi dà fiducia perché hanno una grande forza economica e mi auguro che grazie a loro l’Inter torni a vincere”.

Moratti dice addio all’Inter e gli domandano com’era il suo rapporto, con l’ex patron nerazzurro e lui dichiara: “Mi dispiace tanto perché è un uomo che sente l’Inter ed ama il calcio. Penso che un giorno tornerà, o almeno questa è la mia speranza. Non credo sarà facile per lui stare lontano dall’Inter“. Dopo aver domandato del presidente, un parere anche sul vice presidente e suo capitano Javier Zanetti e lui spiega: “Pupi è molto positivo, divertente, cerca di essere sempre di aiuto agli altri. In una grande squadra bisogna stare calmi anche e soprattutto nei momenti brutti e lui infondeva grande tranquillità e positività. Ora avrà maggiori responsabilità nel suo nuovo ruolo dirigenziale, ma saprà cavarsela come sempre”.

Dopo aver chiesto delucidazioni su Moratti e Zanetti, si passa agli allenatori Gasperini e Mazzarri. Questa la sua opinione: “Io posso dire che non ho mai avuto problemi con loro. Ripeto, ho sempre messo il gruppo davanti a tutto. Ho sempre cercato di adattarmi a loro e al loro modo di vedere il calcio. I loro sistemi di gioco erano diversi da quelli cui eravamo abituati, ma nessuno gli ha mai remato contro. Ci siamo adattati al loro gioco e forse sarebbe stato buono dire certe volte di no ma non l’abbiamo mai fatto. Anche con Mazzarri ho avuto modo di confrontarmi e gli ho sempre detto che prima c’era il gruppo. Mi è capitato di non giocare ma non ho mai fatto polemica“. Domanda d’obbligo su Mourinho, ecco il pensiero dell’ex difensore nerazzurro: “Mourinho è stato uno dei migliori allenatori che ho avuto, non posso dire il migliore perché ne ho avuti tanti molto bravi. Lui è davvero un gran personaggio: ci ha motivato, aveva una grande voglia e ci ha portato in fondo alla Champions League. Nel 2008-2009 uscimmo con il Manchester United ma eravamo consapevoli bastasse poco per fare il salto di qualità e puntualmente la stagione successiva ce l’abbiamo fatta. Quello che abbiamo fatto con Mourinho all’Inter rimarrà per sempre nella storia del club e del calcio italiano“.

Luigi De-Stefani

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