Inter, si va avanti con de Boer. E Prandelli non sarebbe il sostituto ideale

Inter, Prandelli in caso di esonero di de Boer
Inter, Prandelli in caso di esonero di de Boer

CALCIOMERCATO INTER / TORINO – Inter, de Boer già in dubbio. Dopo l’indegna sconfitta rimediata dai nerazzurri contro i modesti israeliani dell’Hapoel Be’er Sheva, la società e il tecnico olandese si sono confrontati a lungo e, almeno per il momento, nessuno pensa a un cambio di panchina: Thohir ha sempre sognato di avere l’allenatore olandese all’Inter e per l’indonesiano, qualora il tecnico fosse cacciato senza avere la possibilità di rifarsi, la sconfitta sarebbe doppia. Lo annuncia ‘Tuttosport’, spiegando anche che l’esonero di de Boer comporterebbe anche gravi danni per via del Fair Play Finanziario (in quanto costringerebbe la società a stipendiare un secondo allenatore).

Le cose potrebbero cambiare, però, se l’Inter uscisse con le ossa rotte dalla sfida di domani contro la Juventus. Una pesante sconfitta a ‘San Siro’, con la contestazione dei tifosi che già hanno subissato di fischi la squadra durante la sfida di Europa League, farebbe precipitare la situazione. In tal caso, de Boer potrebbe anche essere sollevato dall’incarico ancora prima della sosta del 9 ottobre (come si era detto qualche ora fa), il suo progetto stroncato dopo poco più di un mese. E questo non è neppure il peggio perché, appunto, il gruppo Suning sarebbe intenzionato a puntare su Cesare Prandelli, che i cinesi avrebbero già voluto nei mesi scorsi come allenatore dello Jiangsu. Come se Inter e Jiangsu su potessero anche solo accostare… ma non scherziamo! Si è parlato anche di Capello e Leonardo, che di recente hanno entrambi ammesso di voler tornare in pista, ma Prandelli? Un allenatore che ha fallito in maniera clamorosa con la Nazionale per poi fare addirittura peggio con il Galatasaray, un allenatore che non ha vinto un solo titolo e che ha fondato il suo “bel gioco” sulla presenza di attaccanti in grado di decidere la partita da soli (Adriano al Parma, Mutu e Toni alla Fiorentina). Un allenatore che, per certe sue uscite e per alcune scelte, ha sempre dato la sensazione di simpatizzare nettamente per la Juventus. No, grazie.

A.C.

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