Lo strano caso di Allegri e Marotta: quando la non-oggettività sfiora l’irritante

Allegri ©Getty Images

INTER NEWS / MILANO – A volte la realtà stessa non è oggettiva, figuriamoci se possono essere oggettivi allenatori e direttori sportivi di una squadra di calcio. Nei termini del lecito, è una cosa anche comprensibile, altrimenti diventa irritante. Un discorso che riguarda da vicino una delle più forti squadre di Serie A (senza fare nomi… la Juventus). Non c’è bisogno di andare troppo indietro nel tempo per trovare qualche esempio: il primo è, manco a dirlo, Marotta che nega di essersi clamorosamente fatto soffiare sotto il naso un talento come Gagliardini (il tutto per strappare Rincon alla Roma), dopo che per mesi l’ex Atalanta è stato accostato ai bianconeri dai titoloni entusiastici e sensazionalistici del quotidiano sportivo di Torino (senza fare nomi… Tuttosport). E soprattutto dopo che, quando le cose andavano bene, il direttore generale della Juventus non si è mai fatto problemi nello sbeffeggiare i colleghi (come quando, su Twitter, chiese l’IBAN a De Laurentiis “ufficializzando” l’acquisto di Higuain dal Napoli).

Allegri come Marotta: su Inter-Juventus ha detto…

La stessa “virtù” l’ha mostrata Allegri nella sua conferenza stampa odierna. Alla vigilia del match contro la Lazio, il tecnico bianconero ha passato in rassegna le quattro partite perse finora in campionato: “Tutte le stagioni sono diverse, e in questa stiamo soffrendo un po’ di più. Ma sono state quattro sconfitte diverse. L’unica che abbiamo perso male è quella col Genoa. Con il Milan ha deciso un gran gol di Locatelli, mentre con l’Inter ci siamo fatti due gol…”. E ti pareva. Prima di tutto, ogni tifoso ricorda quanto Inter-Juventus sia stata a senso unico e quanto la vittoria nerazzurra (nella migliore gara di Frank de Boer all’Inter) fosse meritata. Seconda cosa, allora che dire dell’0-1 bianconero, regalato da uno svarione di D’Ambrosio e Santon, o di tutte le partite in cui la Juventus ha vinto non meritando o segnando gol fortunosi? Quelle partite escono dal computo? E come può una squadra giocare bene se segna due gol a sé stessa?

Allegri: “Le nostre avversarie sono impressionanti”. Eh, certo…

Allegri, se non altro, resta lucido quando analizza le altre contendenti: “Roma e Napoli sono costruite per vincere, così come l’Inter che si sta rafforzando. Quelle davanti viaggiano con numeri impressionanti, ma noi dobbiamo restare sereni e creare i presupposti per vincere il campionato”. Ecco, perché lo dice. Per rafforzare la propria posizione. Che il malumore dei tifosi, soprattutto dopo la sconfitta strameritata contro la Fiorentina (a proposito, Allegri che ne pensa?), sta rendendo sempre più delicata. Cioè, secondo il discorso di Allegri le altre squadre si rafforzano, ma la Juventus avrebbe meritato di batterle tutte (tranne il Genoa, eh, quella sì che l’hanno giocata male) ed è stata solo sfortunata se in quattro occasioni è tornata a Torino con le pive nel sacco. Oppure, nel caso dell’Inter, ha deciso di essere generosa e farsi due gol, così, tanto per suggellare la pace dopo le polemiche di Calciopoli.

A.C.

 

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