Pellegrini: “All’Inter manca Matthaeus. Sono fiducioso, e sulla Champions…”

Pellegrini

INTER NEWS / MILANO – Pellegrini commenta Juventus-Inter. L’ex presidente nerazzurro, sempre molto vicino alle vicende della squadra, si è concesso ai microfoni del ‘Quotidiano Sportivo’ per esprimere un parere sulla sfida: “Personalmente non sono teso, ma penso che ad Appiano Gentile lo siano di più… a parte gli scherzi, è chiaramente una partita più importante per l’Inter che per la Juventus, dato che i bianconeri hanno già dimostrato di essere i più forti in Italia e tra le migliori squadre d’Europa. Questa partita ha sempre avuto anche risvolti extra-campo, ma io penso solo a domenica e sono fiducioso. Non posso dimenticare che abbiamo già battuto i bianconeri all’andata, e che l’anno scorso abbiamo vinto 3-0 in Coppa Italia sfiorando il passaggio del turno. Il pallone è rotondo, è una partita aperta a qualsiasi risultato e io la vedrò da tifoso in tv con interesse”.

Pellegrini: “Scudetto? Meglio pensare alla Champions, Roma e Napoli sono…”

Sulle possibilità di vincere lo Scudetto in caso di vittoria a Torino, Pellegrini resta cauto: “Molto difficile, l’importante è riuscire ad arrivare in Champions League. Le probabilità sono buone, perché Napoli e Roma viaggiano spedite ma ad esempio domenica si sono bloccate. Cosa manca all’Inter di oggi rispetto alla mia? Sicuramente un giocatore come Matthaeus, un vero leader della mediana, e forse anche un playmaker come Matteoli, che teneva insieme la squadra. Anche se presi singolarmente i giocatori della rosa sono tutti molto forti”.

Pellegrini: “Pioli? Non lo conoscevo, sta facendo bene. E Gagliardini…”

Sul lavoro di Pioli, Pellegrini aggiunge: “Sta facendo molto bene, devo ammettere che non lo conoscevo. Anche martedì in Coppa Italia l’Inter ha giocato bene, ha preso gol ma non ha mai mollato continuando a lottare anche in dieci uomini. È la giusta mentalità trasmessa dall’allenatore, ma il merito è che dei cinesi del gruppo Suning, che stanno dimostrando di essere imprenditori avveduti e illuminati, hanno preso giocatori importanti. Gagliardini è solo l’ultimo esempio, è un giocatore dalla forte personalità nonostante l’età giovanissima, forse è quello che mi ha impressionato di più. L’hanno pagato anche parecchio, ma per vincere devi spendere, le vittorie le conquisti soltanto con i grandi giocatori. Alla prima occasione vorrei regalare loro il mio libro. Io nella vita sono stato fortunatissimo, ma nel calcio qualche recriminazione ce l’h0, potevo vincere di più. Però bisogna anche accontentarsi di quello che il Signore ha dato”. Chiosa finale su un possibile ritorno a Milano: “Il mio ritorno è una porta chiusa, ormai, preferisco fare il tifoso”.

A.C.

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