Mancini: “All’Inter c’era confusione. Dybala il più grosso rimpianto”

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Mancini ©Getty Images

INTER MANCINI / Secondo il ‘Mirror’ Roberto Mancini è il candidato numero uno a raccogliere l’eredità di Bilic, a rischio esonero, sulla panchina del West Ham. Per l’ex tecnico nerazzurro si tratterebbe di un ritorno in Premier League, dove ha già militato da calciatore con la maglia del Leicester e guidato (vincendo il campionato e non solo) il Manchester City.

Mancini: “All’Inter c’era confusione. Dybala…”

Intanto a ‘La Stampa’ è tornato a parlare della fine della sua (seconda) avventura all’Inter, giunta a dieci giorni dall’inizio del campionato e al termine di un’estate a dir poco tormentata: “Si era creata una situazione assurda, troppo difficile da gestire. C’erano troppe persone che parlavano. Con me i cinesi sono stati perfetti, mi è dispiaciuto andare via. Sono sicuro che avremmo fatto un grande campionato, i ragazzi stavano migliorando e la mia Inter si stava preparando a rivincere. Per lavorare bene, però, serve la fiducia di tutti. Ho sperato fino in fondo che le cose si potessero aggiustare ma dentro di me avevo capito che qualcosa si fosse rotto. La squadra non era stata costruita male, i giocatori davano sempre l’anima, era impensabile essere già pronti al 20 agosto”. Il più grosso rimpianto di Mancini è non aver portato Dybala in nerazzurro: “Lo avevamo in mano, potevano offrire di più, ma è finito alla Juventus”. Nessuna polemica con De Boer, che pure aveva criticato la scarsa condizione fisica della squadra lanciandogli indirettamente una frecciata: “Quello che ha detto è inesatto, ma lo perdono perché lavorare all’Inter in quelle condizioni non era facile. Mi spiace sia finita male, aveva bisogno di più tempo. Stefano Pioli? Un ragazzo giovane e preparato”. Lo jesino intravede per l’Inter un futuro all’altezza del passato: “Il campionato lo rivincerà la Juventus ma l’anno prossimo, grazie alla potenza di Suning, l’Inter potrà giocarsela alla pari”.

R.A.

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