Inter, Sabatini: “Ha ragione Spalletti. Mercato? Nessun top”

Sabatini ©Getty Images

CALCIOMERCATO INTER SABATINI / “Cosa c’è di bello nel mio lavoro? Un’emozione costante. Io vivo con grande partecipazione tutte le cose, sia quelle reali sia quelle che gravitano attorno al mondo del calcio. Per esempio quando un calciatore sbaglia uno stop mi sento in colpa come se ne fossi responsabile. Sento di dover rispondere anche per l’erba del campo tagliata male. Non ho vie di fuga, non ho scampo”. Pensieri e parole di Walter Sabatini al ‘Corriere dello Sport’. Nella lunga intervista il coordinatore dell’area tecnica di Suning Sports ha toccato ovviamente anche il tema Inter, dando ragione a Spalletti: “Per tornare grande, come ha giustamente sottolineato il nostro allenatore, serve un pensiero e un orgoglio di appartenenza. Chi gioca in nerazzurro deve sempre ricordarsi cosa è realmente l’Inter nel panorama internazionale. La rosa è fatta di buoni calciatori, ma forse la caratterizzazione è mancata e con essa l’integrazione tatticamente giusta – ha aggiunto – Prima di tutto dobbiamo lavorare su questo. Se ci riusciremo faremo bene, anche se sarà una campagna acquisti difficile”.

Calciomercato Inter, Sabatini: “Kroos? E’ una balla. I top player non arrivano”

Sarà un calciomercato difficile per l’Inter, ha detto Sabatini spiegando anche il perché: “Si sta vivendo dentro una bolla speculativa molto pericolosa. Oggi, per i calciatori in Italia, girano dei prezzi insostenibili. Poi quando scatta una clausola da 220 milioni (il riferimento è al matrimonio Neymar-Psg, ndr), nonostante possa riguardare un top player, si produce un effetto che droga tutti i prezzi”. Sabatini ha poi smentito con forza l’indiscrezione riguardo un possibile tentativo per Kroos, “è una balla, un’ipotesi che non ha nessun fondamento“, escludendo l’arrivo o gli arrivi di fuoriclasse in Italia e di conseguenza anche all’Inter: “Nessuna società italiana ha la forza per poter prendere un top. Noi dobbiamo lavorare su un altro livello, su un altro mercato individuando il talento prima degli altri. Una volta affermato e conclamato non viene più. E’ così”.

R.A.

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