LE DIFFICOLTA’ – “Neanche per noi giocatori è stato tutto semplice: abbiamo avuto bisogno del tempo per adattarci alle novità. Il gruppo ha fatto tutto quello che poteva nella consapevolezza di essere l’Inter, la squadra che tutte le altre vogliono battere e per questo si impegnano di più. Ora, però, tutti i nostri pensieri sono per la finale di Coppa Italia“.
IL RAPPORTO CON LEONARDO – “Ci parliamo in portoghese, ma io non sono un tipo che parla troppo spesso con l’allenatore. Lo faccio solo quando è necessario perchè se si è dello stesso paese, se parliamo la stessa lingua e stiamo sempre insieme potrebbe sembrare come se io e lui avessimo un rapporto diverso rispetto a quello che Leonardo ha con gli altri miei compagni. Però, ho sempre massimo rispetto verso l’allenatore e quando è necessario ci parlo”.
MULTI RUOLO – “Quando ero piccolo volevo sempre giocare nel ruolo dell’attaccante, poi verso i 15 o 16 anni, ero più grande e alto rispetto ai miei compagni e così il mio allenatore in Brasile mi disse di giocare in difesa. Come mi trovo a centrocampo? In Inter-Catania è andata bene, ma avevo già giocato in quel ruolo due volte in Brasile. Mi piace perchè puoi uscire un po’ di più con la palla, fare un assist o una giocata più bella rispetto al solito”.
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