Nonostante i problemi di lingua, Nagatomo è diventato subito un beniamino dello spogliatoio nerazzurro. Particolarmente forte è il suo rapporto con Javier Zanetti: “Il capitano è un grande, quello che in Giappone chiamiamo ‘senpai‘, cioè una guida, un maestro. Inchinarmi davanti a lui dopo un gol è l’omaggio minimo. Siamo anche compagni di stanza nei ritiri e ci salutiamo in quel modo pure lì. Quando sono arrivato all’Inter il mio punto di riferimento, anche per il ruolo in campo, era Maicon. Senza nulla togliere a Maic, ora guardo a Zanetti e sogno di diventare un atleta serio e professionale come lui. Tutti pensano che io sia uno che fa scherzi, invece li subisco, soprattutto da Sneijder che è un gran burlone”.
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