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Inter, generazione di fenomeni: lo sprint dei ’92

Philippe Coutinho (Getty Images)

INTER, IL FUTURO E’ DI COUTINHO E LONGO / MILANO – Generazione di fenomeni, sono loro: Philippe Coutinho e Samuele Longo. A Jakarta, i protagonisti assoluti sono i due gioielli dell’Inter, entrambi giovanissimi, poco più che ventenni, ma già dotati di una spregiudicatezza sorprendente. Il brasiliano è, fra i due, il più conosciuto: preso quando aveva appena 15 anni, il giovane Philippe è approdato in Italia nell’estate del 2010. Accolto con grande entusiasmo iniziale, il baby verdeoro ha poi avuto grossi problemi a livello fisico. Tra infortuni e poca fiducia nei suoi confronti da parte degli allenatori che si sono succeduti sulla panchina dell’Inter, Coutinho per esplodere a grandi livelli ha dovuto cambiare maglia. L’Espanyol, dallo scorso gennaio in poi, lo ha rivalutato, lo ha svezzato per il grande calcio, concedendogli spazio nell’undici titolare: insomma, tutto ciò che gli era mancato nel suo primo anno e mezzo con la maglia nerazzurra. Adesso è tornato, per restare o partire la prossima estate, questo ancora non si sa per certo. Stramaccioni dice di ‘conoscere le sue qualità’. In Indonesia ha ricevuto applausi ed elogi: puntarci per il futuro sarebbe la scelta migliore, la scelta giusta per ripartire.

Longo invece, è conosciuto poco al grande pubblico, molto, invece, da Strama, il quale lo ha allenato per circa otto mesi nella Primavera dell’Inter. E’ un attaccante rapido, con un buon senso del gol. Ha tutte le carte in regola per poter sfondare in Serie A, già da subito. Faccia da furbetto, fisico atletico ma con ampi margini di crescita: anche Longo rispecchia l’identikit perfetto della nuova generazione interista. Sarebbe sciocco privarsene, riprendere magari Destro e lasciarlo partire per Genova, in un ambiente, e soprattutto in una società – quella di Preziosi – che vive alla giornata, senza programmazione e senza le possibilità di maturazione che un giovane bravo come lui meriterebbe. Stramaccioni, in questo non deve sbagliare: farlo crescere nell’Inter, con campioni del calibro di Milito a fianco, potrebbe fargli solo che bene. Coutinho e Longo, la baby Inter è in rampa di lancio, lo spettacolo è appena cominciato.

 

Raffaele Amato

 

Raffaele Amato

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Raffaele Amato

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