INTER, PARLA SAMUELE LONGO/ MILANO – Sulla cresta dell’onda, timido fuori dal campo, sicuro di sé dentro il rettangolo di gioco. Sarà il profumo dell’erba, sarà quella maglia nerazzurra che tanto gli dona. O semplicemente, perché è bravo. I giocatori di talento sanno sempre cosa fare, da loro ti aspetti sempre qualcosa di straordinario, qualcosa di unico. Unico e cristallino è il talento di Samuele Longo. Faccia da angioletto davanti le telecamere, da furbetto quando c’è da superare i difensori avversari. In fondo, è per questo che piace tanto ai tifosi nerazzurri: “Che emozione la partita col Milan – ha raccontato il giovane bomber alla ‘Gazzetta dello Sport’ – Il primo gol è stato il più bello. Gran palla di Bessa, poi mi giro e con un gran movimento spiazzo il portiere avversario. Era da tempo che non facevo un gol così”. Segna solo reti importanti, Longo. E’ il destino di un attaccante in rampa di lancio, verso orizzonti impensabili fino a qualche tempo fa: “Nelle partite più difficili aumenta la mia rabbia. E’ così fin da quando ero piccolo”. In comproprietà col Genoa, il suo futuro è ancora incerto: “La Serie A non mi fa paura. Sono pronto a giocare anche in un grande club, anche perché, non sempre andare in provincia dà la certezza di non fare panchina“. Idee chiare, spirito da veterano, altro che Primavera. Longo non teme le luci dei riflettori. Longo vuole la grande ribalta, perché solo così si sente carico e importante. Solo così, si sente un grande attaccante.
Raffaele Amato
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