INTER FUTURO ANDREA RANOCCHIA SOCIETA’ / MILANO – Quanto è strano il calcio. ‘Del doman non v’è certezza’, recitava Lorenzo de’ Medici. Infatti è così. Prendiamo Ranocchia come esempio. Sbarcato all’Inter a furor di popolo, o quasi, nel gennaio 2011: investimento vicino ai 18 milioni di euro, elogi, attestati di stima da ambiente e avversari, tante speranze, ma poche, pochissime soddisfazioni. Il centrale umbro ha avuto una metamorfosi inspiegabile, forse a causa del caos regnante nel club nerazzurro, dall’estate 2010 fino ai giorni d’oggi. Ranocchia è passato da essere la speranza e il futuro dell’Inter e della Nazionale italiana, a ‘soprammobile’ poco utile e fastidioso. La ricostruzione della squadra di Stramaccioni dovrebbe iniziare da lui, ma così non è, o non sembra almeno, stando ai rumors di mercato che gravitano attorno al 24enne. Il possibile arrivo di Silvestre darebbe un’altra mazzata alla sua autostima, e alla sua fiducia verso quella società che ha investito molto su di lui solo un anno e mezzo fa. Ranocchia e l’Inter devono schiarirsi le idee, e discutere concretamente sulle possibilità future. Restare e diventare punto fermo del club, oppure cambiare aria per ritrovare ciò che si è perduto nell’ultima stagione. Gli estimatori non mancano, perché, al di là di tutto, lui resta uno dei difensori più bravi e promettenti del panorama nazionale. Ci si punti con decisione, o altrimenti, si dia il là alla sua cessione. Dolorosa, senza alcun dubbio.
Raffaele Amato
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