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Inter, Moratti e la rivoluzione cinese: “Finalmente avremo il nostro stadio”

Massimo Moratti (Getty Images)

INTER MASSIMO MORATTI CRCC INVESTITORI CINESI STADIO NUOVO/ MILANO – L’Inter post-moderna comincia a intravedere la luce. All’orizzonte un nuovo futuro, un progetto ad ampio raggio, sportivo e commerciale. Un rilancio economico quanto d’immagine, e la svolta più importante: la costruzione di un stadio tutto nerazzurro, completamente di proprietà dell’Inter. Questi i principi del clamoroso e straordinario accordo raggiunto da Massimo Moratti in persona, con la CRCC, ovvero la China Railway Construction Corporation, una delle più grande multinazionali al mondo nel campo delle costruzioni. In concomitanza proprio con la costruzione tecnica in atto nel club. La potremmo chiamare rivoluzione totale, attuata grazie al lavoro certosino e sotto traccia del patron nerazzurro: i cinesi entrano così in società, si parla di un 15 per cento di quote acquistate (circa 200 milioni di euro d’investimento), con il chiaro intento di rimodernare e aumentare il prestigio e il capitale economico del club: “E’ un accordo importantissimo per noi – le parole di Moratti su ‘Sky Sport’  dopo l’annuncio – C’è una percentuale minoritaria che è tendente a crescere, naturalmente per gli investitori che man mano si aggregano a questo gruppo. L’obiettivo principale di questa intesa sarà la costruzione di un nuovo stadio (entro il 2017). Finalmente. Adesso c’è da trovare la giusta località, vedere che cosa fare e i tifosi avranno, tra un po’ di anni, una casa tutta loro”.

Un sogno per gli interisti, un desiderio di lungo corso in casa Moratti. Prima il padre, Angelo, ora il figlio. Il progetto però, ora, è molto più concreto rispetto a cinquant’anni fa. Adesso, c’è un partner potente e ricco, c’è la volontà ferma e decisa del numero uno di Corso Vittorio Emanuele: “Questo è un rafforzamento della società in termini futuri. Da quest’estate abbiamo impostato una linea completamente diversa rispetto al passato. Giovani in campo e in panchina. Con un tecnico preparato e intelligente”. L’opera di espansione continuerà, dall’Indonesia alla Cina, senza sosta: “In Oriente abbiamo molti tifosi, per noi sarà importante continuare discorsi dal punto di vista commerciale“. Una grandissima vittoria per l’Inter e per tutto il calcio italiano. Un progetto che porterà lontano i colori nerazzurri. Nelle mani di Moratti il timone della società resterà ben saldo, a Stramaccioni spetterà l’impresa più ardua: tornare a vincere sul campo. Senza i cinesi, però.

 

Raffaele Amato

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Raffaele Amato

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