CALCIOMERCATO INTER OBIETTIVI CENTROCAMPO STRAMACCIONI / MILANO – E’ un momento di stallo. Che non giova assolutamente all’Inter e al suo tecnico Stramaccioni. Troppi problemi, soprattutto troppi “ma”. Nella società nerazzurra ci sono tante ‘teste’, molte correnti di pensiero, spesso diverse tra loro. E’ così che si genera il più delle volte un caos eccessivo, lancinante per il club e per la costruzione della squadra. Strama ha chiesto da tempo un centrocampista di qualità e di quantità: abile a interdire e a proporsi in avanti quando serve.
(ERA) E’ LA PRIMA SCELTA – Il suo ‘preferito’ era ed è Paulinho: il brasiliano piace perché ha temperamento e senso della posizione. E’ stato vicinissimo all’Inter, poi il suo rinnovo di contratto col Corinthians ha chiuso definitivamente i giochi. Quasi impossibile riaprire un discorso col club paulista, anche perché è lo stesso giocatore a non voler lasciare il Brasile. Vuole giocare il mondiale per club, e forse, malignamente, possiamo dire che il nerazzurro non ha mai fatto tanto breccia nel suo cuore, oltre che nel suo portafoglio.
LA REALTA’ – Abbandonando la chimera Paulinho, il tecnico ha allargato i suoi orizzonti fino a Manchester. Al City, per la precisione. Lì dove gioca un certo de Jong: il martello olandese giocherebbe quasi da vertice basso nello schema che ha in mente Strama. Al fianco di Guarin, probabilmente. Gli inglesi lo lascerebbero partire per 7-8 milioni di euro (è in scadenza nel 2013), anche se il maggior problema deriva dal suo alto ingaggio: oltre i 3 milioni l’anno, cifra, per il momento insormontabile per la nuova linea economica dettata da Moratti.
UN VECCHIO OBIETTIVO – Dall’Inghilterra al Portogallo. La tappa nerazzurra si ferma a Oporto: eccolo, in lontananza ma c’è. Fernando. La giraffa del club lusitano, ragionatore e metronomo di centrocampo. E’ un vecchio pallino di Branca, però giovane per età: 25 anni, pochissimi rispetto alla mediana nerazzurra. Anche lui implica una certa spesa. Pinto da Costa, il presidente del Porto, è un bottegaio prestigioso e amante del denaro contante. E’ disposto a vendere il centrocampista spilungone per non meno di 18 milioni di euro. Folle ed eccessiva come richiesta, forse trattabile. Non si sa però, fino a che punto.
IL BRASILEUROPEO – Ultimo nome nella mini-lista. Sandro. Un mix tra i tre nomi citati in precedenza, ovviamente ragionando sulle caratteristiche fisiche e tecniche. Ventitré anni, brasiliano. Anche se di samba verdeoro ne scorre poca nelle sue vene. Un giocatore formato Europa, grinta e mastodonticità in mezzo al campo. Il suo cartellino è valutato tra i 15 e i 20 milioni dal Tottenham, uno dei club più ricchi al mondo. Non poco.
Tante idee, quattro nomi, o forse meno. Di concreto c’è poco. Da qui al 31 agosto mancano diciassette giorni. Il tempo stringe.
Raffaele Amato
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