INTER, GERARCHIA CAMBIATA REPARTO DIFENSIVO / MILANO – C’era una volta il Muro. Forte, insuperabile. Quasi imbattibile. Contro di lui si sono dovuti arrendere grandi giocatori, campioni prestigiosi. C’era una volta Walter Samuel. Uno dei difensori più forti al mondo, protagonista assoluto delle numerose vittorie dell’Inter. Con Mancini e Mourinho. La musica era sempre la stessa. A corde di violino per i tifosi nerazzurri, sinfonia stonata per gli avversari. ‘Da qui non si passa’, questo motto traspariva dai suoi occhi. Glaciali. Fondamentali per intimidire anche il più bravo.
Le cose, però, sono cambiate. In fretta, anche. Dal 2010 a oggi, Samuel è calato nel rendimento e nella continuità fisica. La stessa che lo bloccò in più di un’occasione. Giusto un po’. Giusto il tempo per ripartire. Più forte di prima. Il difensore argentino è perennemente in ritardo di condizione. Non da oggi. I trentaquattro anni cominciano a farsi sentire. E molto. Tanto che ormai, nelle gerarchie di Stramaccioni, il Muro interista è scivolato dietro alla coppia formata da Matias Silvestre – un suo grande fan da bambino – e da Andrea Ranocchia, tornato in parte quello dei tempi migliori. Titolare indiscusso, ora riserva. Rimpiazzo di lusso. Ma non ne facciamo un dramma. Samuel si allenerà come sempre. In campo, anche se non è più quello di una volta, darà sempre il massimo. Ovunque e comunque. Un Muro non si rompe così facilmente.
Raffaele Amato
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