INTER, IL RUGGITO DEL GIAGUARO / MILANO – Cade e si rialza. Gioca male, ma qualche giorno dopo ti sorprende. Le ultime prestazioni di Fredy Guarin hanno fatto storcere un po’ il naso a molti tifosi interisti, nonché ad Andrea Stramaccioni. Il tecnico dell’Inter per tutelare la sua squadra e lo stesso centrocampista, ha preferito relegarlo in panchina contro la Fiorentina, in una delle partite meglio disputate dalla compagine nerazzurra. Il morale del colombiano, dopo l’esclusione contro i viola, si sarebbe potuto abbassare ai minimi storici, invece, la svolta era dietro l’angolo. Anche se non proprio. A circa quattromila chilometri, per la precisione. A Baku il “giaguaro” è tornato a ruggire: in campo dal primo minuto, Guarin oltre all’aver fornito due preziosi assist, decisivi per le reti di Coutinho e Obi, ha regolato e gestito tutto l’asse mediano, mai in affanno contro il Neftchi. Strama ha usato polso con lui, bastone e carota. Tenendolo così sempre sulle spine. Il posto fisso non è garantito a nessuno, ma se Guarin fa il suo, senza strafare, una maglia da titolare l’avrà sempre. A cominciare dal derby. Tutti importanti, ma nessuno è indispensabile.
Raffaele Amato
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