INTER AUSILIO SCOUTING / MILANO – Il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, si è confessato ai microfoni di Inter Channel. In una parte dell’intervista il dirigente nerazzurro ha spiegato il meccanismo del cosiddetto ‘scouting‘, la ricerca dei giovani campioni che i più grandi club del mondo mettono in atto per accaparrarsi i migliori prospetti del calcio del futuro. “Non c’è un parametro preciso che faccia intendere a priori quando un talento è pronto, di sicuro però l’età conta tanto. Nei ragazzini più piccoli si cerca di intravedere attitudini e possibilità, in quelli più grandi invece si osservano aspetti più specifici quali la fisicità, la personalità ed il sapere stare in campo ma anche piccoli particolari ed atteggiamenti”. Poi su quale sia la sua tecnica personale Ausilio rispone: “Faccio parte della vecchia scuola, quella di Casiraghi, il nostro maestro. Non mi piace visionare un giocatore troppe volte. Bisogna limitarsi ad osservarlo per due, tre volte al massimo perchè altrimenti si rischia di concentrarsi troppo sulle cose che non vanno bene sminuendo quelle che inizialmente ti hanno impressionato”.
Mario Di Ciommo
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