INTER-CHIEVO 3-1, PARLA STANKOVIC / MILANO – “Non so da dove cominciare, sono emozionato a tornare in campo contro il Chievo dopo 9 mesi: come un parto, se fosse nato maschio lo avrei chiamato Achille…”. Pensieri e parole di Dejan Stankovic, che finalmente è tornato a giocare a calcio dopo il grave infortunio al tendine di Achille. “Ho pensato tre-quattro volte di mollare, ma con l’aiuto soprattuto della mia famiglia, ma anche dello staff medico e tecnico e dei tifosi che mi sono stati sempre vicini ho continuato a lottare. E’ stato come l’esordio con la Stella Rossa Belgrado nel ’95: quella volta arrivammo primi in campionato e vincemmo la coppa… Ringrazio il mister che mi ha dato questi 20 minuti oggi, ma devo continuare a lavorare perché non sono ancora al top: se starò meglio farò concorrenza a centrocampo, ma con gli acquisti di Kuzmanovic e Kovacic abbiamo guadagnato tanta qualità. Ranocchia mi ha abbracciato dopo il gol? Quando sono stato male era un inferno e Johnny (lo chiamo così perché è magro come Johnny Stecchino) è tra i compagni che mi sono stati più vicini. Sono molto legato a questa maglia e nei momenti più difficili pensavo solo che volevo fare una gara con l’Inter...”. Parole da vero nerazzurro, bentornato Deki.
M.R.
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