INTER SUAREZ CONTRO MORATTI / MILANO – Fu lui nell’estate del 1997 a presentarsi nel ritiro del Brasile per far firmare a Ronaldo, a quel tempo del Barcellona, il contratto con l’Inter. Luisito Suarez è stato ed è tutt’ora un uomo marchiato a fuoco nerazzurro, da osservatore e intermediario ha concluso altre operazioni di mercato, oltre a quella, citata poc’anzi, legata all’unico e inimitabile ‘Fenomeno’. Il suo rapporto con la società di Corso Vittorio Emanuele pare però essersi concluso, soprattutto il suo legame con il patron Moratti, figlio dell’indimenticabile Angelo, suo presidente ai tempi della ‘Grande Inter’: “Con Massimo non parlo da circa un anno – ha confessato ai microfoni di ‘Undici’ -. E’ riuscito in poco tempo a realizzare il suo progetto, ovvero mandare via tutti i giocatori dell’Inter anni’60 che all’interno del club operavano nelle vesti di osservatori“.
L’attacco di Suarez si conclude qui, solo dopo un chiaro consiglio: “Se fossi il presidente nerazzurro porterei sulla panchina Diego Simeone: l’argentino è capace e poi ha grande carisma“.
R.A.
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